“Non ci nascondiamo. Obiettivo top 4 e fare bene in Coppa Italia: questo organico ha più verve, è forte e lo deve dimostrare”. Primo giorno di lavoro per l’Olimpia e tocca al direttore sportivo Vito Insalata, tracciare il classico bilancio post mercato. Un percorso lungo ed intenso, una certosina costruzione del roster, tre pilastri del recente passato approdati in Superlega e una società che vuole continuare la sua crescita.
Direttore, cominciamo da un ringraziamento?
“Doveroso a Nicola Caloni ed Angelo Agnelli. Per la fiducia che mi è stata rinnovata e per la possibilità d’avere carta bianca nell’allestimento dell’organico. Con la speranza che i ragazzi, sul campo, sappiamo regalarci grandi soddisfazioni”.
Che mercato è stato?
“Lungo e faticoso, che ha portato a Bergamo molti volti nuovi. Tanti ragazzi che hanno determinazione e voglia di primeggiare”.
A partire dalla panchina: coach Alessandro Spanakis ha in bacheca l’ultima Coppa Italia…
“Gianluca Graziosi ha preso altre strade, il richiamo della Superlega è qualcosa di irrinunciabile. Allora abbiamo puntato su un tecnico più giovane, pieno d’entusiasmo, con voglia di lavorare e che ha dimostrato di saper vincere. Spero ci assicuri quel qualcosa in più, per raggiungere traguardi importanti. In questo primo periodo mi ha sorpreso in positivo sia tecnicamente che, soprattutto, umanamente. E questo, per me, è un valore basilare”.
Che Olimpia vedremo?
“Una squadra con più carattere, un aspetto che ci ha fatto un po’ difetto nel recente passato. Con Spanakis siamo andati alla ricerca di giocatori che ci potessero garantire parecchio anche sotto questo profilo, da Erati a Tiozzo, da Shavrak fino ad Adamajtis”.
Garnica?
“Un elemento che ci mancava, un innesto mirato attorno al quale si è costruita la squadra. Conto molto su di lui, lo vedo come allenatore in campo, capace di leggere e gestire le situazioni nella maniera adeguata”.
Bergamo intanto per qualcuno è stata la rampa di lancio verso la Superlega…
“Un enorme motivo d’orgoglio che testimonia la bontà del lavoro in questi due anni. Per Graziosi, Pierotti ed Hoogendoorn il massimo campionato è il riconoscimento migliore che ci potesse essere. Tuttavia resta l’amaro in bocca per Sjoerd, pur capendolo e condividendone la scelta”.
Sarebbe?
“C’era un contratto in essere, oltre alla parola data non più tardi di due settimane prima. E non parliamo di cuore quando le parole vanno da una parte e i fatti dall’altra. Per questo motivo peraltro siamo stati costretti a cambiare le strategie di mercato”.
Dolfo?
“E’ stato un elemento fondamentale. Mi dispiace moltissimo perché a Bergamo ha dato tanto. Purtroppo però vanno fatte delle scelte. Ma a lui come a tutti quelli che non fanno più parte di questo gruppo posso soltanto rivolgere un sentito ringraziamento augurando a tutti soltanto il meglio. Ciascuno ha contribuito a portare l’Olimpia tra le migliori compagini della categoria”.
Obiettivo che si vuole ulteriormente migliorare…
“Personalmente sono molto contento del nostro mercato, non ci nascondiamo. Il girone sarà tosto, noi però non saremo da meno. Il minimo è l’ingresso nelle migliori quattro sperando di andare più lontano possibile anche in Coppa Italia. Siamo forti, dovremo dimostrarlo. Con il coltello tra i denti, come faranno tutte le avversarie che giocheranno contro di noi”.