MILANO – Elettrizzato ed emozionato: sono questi i primi due aggettivi con i quali il nuovo acquisto della Revivre, Marco Izzo, si presenta al suo nuovo mondo sportivo.
Vuole essere protagonista della nuova stagione a Milano e sembra essere determinato a ritagliarsi il suo spazio in un anno che si prospetta impegnativo ed avvincente e lo si capisce fin da subito dalle sue prime parole in maglia biancoblu:
«Sono contentissimo della scelta fatta. Ho accettato la proposta con entusiasmo: Milano è una società organizzata e preparata, e negli ultimi anni ha dimostrato una crescita importante sotto tanti punti di vista. Sono contento ed onorato di far parte di questo progetto che ho sposato con grande piacere».
Sarà, per Izzo e compagni, una stagione stimolante, con Milano chiamata a confermare – e migliorare – i risultati dello scorso campionato, chiuso con il sesto posto: «Ci aspetta una stagione molto difficile, ma anche stimolante e noi dovremmo farci trovare pronti. La Superlega sta crescendo sempre di più, stanno arrivando giocatori di primissimo livello come dimostra il mercato delle prime quattro squadre del campionato: sono arrivati grandi campioni di caratura mondiale. Per questo motivo sarà importante per noi non perderci durante la stagione, cercare di non lasciare per strada punti facili e cercare di stare attaccati al treno delle prime, anche perché altre squadre si stanno rinforzando bene. Noi però non dobbiamo dimenticarci chi siamo: siamo Milano e Milano ha un’ottima squadra! I nuovi compagni che sono arrivati li ho affrontati da avversario e sono dei grandi atleti. Io invece proverò a farmi trovare pronto quando verrò chiamato in causa e proverrò a dare il mio contributo per far vincere Milano».
Tanta voglia di dare per Izzo, ma anche tanta voglia di imparare per il registra classe ’94, soprattutto se ad allenarti è Andrea Giani: «Il coach è stato un grandissimo giocatore ed è un grande allenatore e lo ha dimostrato in più occasioni e in più realtà. È cresciuto molto negli ultimi anni ed io ho avuto modo di confrontarmi con alcuni giocatori che sono stati suoi atleti e tutti non hanno fatto altro che parlarne benissimo: è un allenatore che sa stimolarti e tirare fuori il meglio di te. Per me è davvero importante avere un tecnico come lui e spero di instaurarci un ottimo rapporto. Reputo fondamentale creare un buon feeling tra allenatore e palleggiatore, che sono un po’ le menti pensanti fuori e dentro il campo, sperando di imparare il più possibile da quello che mi insegnerà».