Erano in più di cento, non hanno avuto paura dei km da percorrere né di far sentire la voce in un impianto come il PalaEvangelisti; non li ha fermati tantomeno il risultato. Loro, i tifosi, non hanno abbandonato nemmeno stavolta la loro squadra del cuore, la bianconera Biosì Indexa Sora.
Sono partiti con i pullman, con le auto, dalla città del Liri per arrivare in Umbria e sostenere i propri atleti contro una corazzata come la Sir Safety Conad Perugia.
Sono partiti consapevoli che una sconfitta era un risultato nell’aria, un verdetto che era già toccato a molti prima di loro, quasi tutti a dire il vero. Ma nemmeno la consapevolezza di una difficoltà titanica ne ha intaccato l’orgoglio o l’entusiasmo, la voglia di cantare per i loro ragazzi. Lo sport è anche e soprattutto questo: croce e delizia di ogni fervido appassionato che sente quasi come un obbligo morale il dover essere presente, stretto alla sua società; è un “matrimonio”, un “finché morte non vi separi”, figuriamoci se a dividerli dalla proprio “amata” poteva essere una trasferta complicata. Il loro tifo accorato, sano, pulito è stato ripagato dal sacrificio messo sul campo dai volsci: davvero hanno fatto tutto quello che potevano, Rosso e compagni, davvero se li sono meritati quegli applausi scroscianti e il rispetto del loro pubblico.
Gli stessi cento, uniti da un unico fine, sono ripartiti con la soddisfazione di aver visto i ragazzi concentrati e impegnati sul parquet e sono tornati a Sora con il pensiero rivolto già alla prossima gara casalinga. Bisognerà aspettare il 4 febbraio, in virtù della sosta della regular season per dare spazio ai match di Coppa, ma i giorni in più saranno sicuramente utili a preparare l’apporto consueto che si scatena quando il PalaGlobo apre le sue porte. D’altronde l’occasione è d’oro, perché la Biosì Indexa ospiterà un’altra big, la Cucine Lube Civitanova, seconda della classe. Anche stavolta l’impegno sarà probante, ma come non si tireranno indietro gli uomini di coach Barbiero, non lo faranno loro, i tifosi dal grande coraggio e dall’immenso cuore.
Già in tantissimi si stanno preoccupando di assicurarsi il loro posticino per un evento imperdibile, quando tornerà a far visita a Sora una formazione tra le più nobili e con tanti campioni, tra cui spicca il nome dell’hombre Osmany Juantorena. Quasi due settimane, dunque, per non farsi trovare impreparati: gli atleti per destreggiarsi al meglio sul parquet locale e forgiare una performance peperina, cercando di mettere in difficoltà i forti cucineri, gli avventori del palazzetto lirense, invece, per fare sfoggio del loro migliore tifo. Si preannuncia il sold out, si preannuncia il grande spettacolo della serie A, dentro il rettangolo in tarafalex e fuori da esso, sugli spalti.
Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora