CEV Champions League
Ecco la nuova formula della massima Coppa Europea
Pubblicando una nuova “road map”, la CEV ha bruscamente cambiato via per la organizzazione della Champions League a partire dal prossimo anno, seguendo linee guida differenti e recependo in parte anche i tanti suggerimenti arrivati dai Club.
All’edizione 2019 sono già iscritte Perugia, Civitanova e Modena: grazie ai risultati dei Club di Serie A, l’Italia maschile è la prima assoluta in Europa del nuovo ranking che tiene conto delle ultime tre stagioni, seguita da Russia e Polonia, e può inserire tutte e tre le sue formazioni nel girone 4° Round a 20 squadre (5 pool da 4) senza bisogno di passare per la forca caudina della qualificazione toccata in questa stagione alla Sir.
Le ultime 2 squadre che completeranno le 20 della fase a gironi usciranno dai 3 turni preliminari in programma precedentemente, disputati dai team di tutte le Nazioni europee con ranking più basso.
Non ci sarà più la Final Four: l’atto di chiusura della Champions sarà chiamato “Grand Finale” e si disputerà in campo neutro. Dunque Finale secca in un grande evento di due giorni che ospiterà sia la gara decisiva maschile sia quella femminile. E che punta a trovare organizzatori “neutrali”, che si assicurino la kermesse a prescindere dalle squadre partecipanti. La più marcata modifica rispetto al passato è proprio l’eliminazione del pass automatico a chi organizzava la Final Four, che era una delle storture maggiori dal punto di vista sportivo.
Per decidere le due finaliste, dopo la fase a gironi, si disputeranno i Quarti di Finale e Semifinali, con la formula a eliminazione diretta con gara di andata e gara di ritorno.
Si qualificheranno ai Quarti di Finale soltanto 8 squadre, ovvero le 5 prime classificate dei cinque gironi e le migliori 3 seconde. Tutto ancora da definire, invece, il sorteggio per i gironi.