In poco più di un’ora Livorno umilia la Conad Lamezia. Indecorosa la prova dei giallorossi, senza personalità né fame, che tornano così all’ultimo posto della classifica, complice la vittoria di Roma (3-1 su Macerata).
Dopo due gare con un palleggiatore adattato al centro, si torna a giocare tutti nel proprio ruolo. L’arrivo dei nuovi e il ritorno di Bizzotto segnano finalmente il ritorno alla normalità. In cabina di regia Rigano conferma Alfieri con Bigarelli a chiudere la diagonale, al centro ci sono Bizzotto e Aprile, sulle bande Fantini e Bruno, Zito libero.
Rigano aveva chiesto l’approccio giusto e l’avvio di gara sembra non deludere le attese (7-4). Poi però si spegne la luce. Livorno sale in cattedra, rimonta lo svantaggio e compie il sorpasso portandosi fino al +6 (13-19). Un break che taglia le gambe alla Conad, troppo timorosa e fallosa. In attacco si fa fatica a chiudere colpi, in difesa ancora maggiore fatica a recuperare palloni neanche impossibili e anche la ricezione, solitamente punto di forza, fa acqua. Il set scivola via così con punti regalati facilmente agli avversari, in maniera imbarazzante, 14-25.
Dopo un primo set indecoroso e la strigliata di Rigano ai suoi, nel secondo parte titolare Negron al posto di Alfieri. C’è maggiore attenzione e grinta e fino al 9-9 si va avanti punto a punto, poi Livorno riesce a piazzare un nuovo break che vale il +4 (11-15) nella fase più delicata del parziale. Rigano richiama in panchina Fantini e getta nella mischia Ingrosso. Sembra però non esserci accorgimento che tenga e il vantaggio ospite aumenta ancora fino al +6 (16-22). Crolla ogni resistenza e anche il secondo set è facile conquista di Livorno (19-25).
Le cose continuano a non funzionare anche in avvio di terzo set (2-6) nel quale Rigano conferma Negron in cabina di regia. A Livorno continua a venire tutto troppo facile contro una squadra alla quale non riesce veramente nulla (5-12). Rigano prova a cambiare ancora inserendo nuovamente Alfieri per Negron, ma è sempre Livorno a macinare punti (7-17) con Conad inerme ad incassare senza riuscire ad opporre la benché minima resistenza. 11-25 il risultato del terzo ed ultimo parziale, un risultato imbarazzante, indecoroso.
Se davvero ci si vuole salvare serve ben altro atteggiamento, ben altra carica, ben altra fame, ben altra voglia.