KEMAS LAMIPEL: Acquarone 1, Wagner 13, Elia 3, Benaglia 5, Hage 12, Colli 1, Taliani (libero), Zonca 5, Ciulli, Miscione 2, Tamburo, Andreini (libero) n.e, Polidori n.e. Allenatore: Totire.
BRESCIA: Tiberti 2, Bellei 14, Esposito 13, Codarin 5, Cisolla 15, Mazzon 6, Fusco (libero), Margutti, Sorlini n.e, Statuto n.e, Sommavilla (libero) n.e, Riccardi n.e. Allenatore: Zambonardi.
Arbitri: De Sensi di Catanzaro e Di Bari di Brindisi.
Successione set: 18-25; 23-25; 18-25.
Spettatori: 700.
Battute sbagliate Lupi: 7, Aces: 1, Muri: 3.
Battute sbagliate Brescia: 8, Aces: 4, Muri: 3.
Si parte con un minuto di raccoglimento per Davide Astori, capitano della Fiorentina, venuto a mancare in quel di Udine, nella commozione generale. PalaParenti in silenzio e cuori infranti, soprattutto fra i tifosi della Viola.
I “Lupi” scendono in campo per riscattare la sconfitta (3-0) dell’andata ed ecco, invece, che il Brescia infligge lo stesso punteggio, a domicilio, ai biancorossi.
I Tucani “beccano” i santacrocesi, sia nel primo che nel terzo set, con lo stesso punteggio (18-25), mentre il secondo gioco, più equilibrato, termina più alto: 23-25.
Questo si chiude con una “pipe” del 40enne Cisolla, il miglior realizzatore dell’incontro con 15 punti all’attivo.
Dopo quattro mesi di imbattibilità interna, la Kemas Lamipel cede ad un avversario uniforme e compatto, ben guidato da Tiberti, accanto al quale va a nozze il centrale Esposito.
Fanno bene Cisolla e Bellei. Danno il loro contributo Mazzon, Codarin ed il libero Fusco. Margutti viene impiegato spesso al servizio.
Nella Kemas Lamipel fa la sua parte il combattivo Hage, gli altri invece soffrono.
Dopo un promettente avvio di partita (4-2), passa a condurre Brescia con un ace di Cisolla (4-5), emulato poco dopo da Mazzon che trova incerto Hage: 7-10.
Sull’8-12 Totire richiama i suoi ma sono gli ospiti a filar via decisi: 9-15.
I lombardi difendono con accortezza, servono con maggior spregiudicatezza e tengono a distanza di controllo i padroni di casa: 12-16 e 17-21.
A questo punto Totire chiede il suo secondo tempo discrezionale ma Cisolla e compagni mantengono il controllo: 18-23. Entra Tamburo per Wagner.
Precedentemente Ciulli aveva rilevato per qualche punto Acquarone, mentre Colli e Zonca si erano sempre alternati.
Tamburo viene bloccato ed il primo parziale termina con i Tucani vittoriosi per 18-25.
La seconda frazione inizia con Brescia al comando (3-8) e, dopo un muro di Codarin su Wagner, Totire parla deciso coi suoi: 3-9.
Tiberti aziona spesso Esposito e centellina Codarin, facendo girare bene la Centrale del Latte Mc Donald’s. La Curva dà un notevole contributo nel secondo parziale ai ragazzi in biancorosso che, pur non trovando continuità, riescono a farsi sotto (15-16) con un muro di Zonca su Bellei.
I “Lupi” ci provano ma Brescia tiene duro.
I santacrocesi sono lì sul 18-18, sul 19-19 ed ancora sul 20 pari, quando Margutti manda lungo in battuta.
Miscione rileva capitan Elia ma Cisolla e Bellei riportano in avanti i biancoblu: 21-23. Ancora Bellei per il 22-24. Accorcia la Kemas Lamipel (23-24) ma, dopo un tempo discrezionale di Zambonardi, è ancora Cisolla a far volare i Tucani: 23-25.
Nel terzo gioco equilibrio in partenza (5-5), poi, un ace di Hage (9-6) ed un errore al servizio di Tiberti illudono i conciari di riaprire il confronto: 10-8.
Niente da fare, perché la difesa di casa si fa trovare scoperta (10-10) ed i lombardi schizzano via (10-14) in quarta. Ciulli rileva Acquarone ma la Kemas Lamipel ha poca verve, commette errori di misura a muro e negli attacchi dalla seconda linea: 14-19.
Esposito è una freccia in avanti e solido a muro ed è suo il muro su Zonca per il punto del 18-24. Zonca tenta il tutto per tutto nell’attacco successivo, ma questo termina out.
Brescia viola il PalaParenti in questa Pool A fermando la marcia dei “Lupi” dopo tre successi di fila.
La squadra va a salutare la Curva, silente nel terzo set, ma sempre innamorata dei suoi portacolori.
Marco Lepri – Ufficio stampa “Lupi” Santa Croce
Nella foto di Veronica Gentile: il muro biancorosso si oppone al bresciano Mazzon.