KEMAS LAMIPEL: Acquarone 1, Wagner 26, Elia 7, Miscione 2, Hage 15, Zonca 5, Taliani (L), Colli 5, Ciulli 1, Benaglia 3, Tamburo n.e, Crescini n.e, Andreini (L) n.e. Allenatore: Totire.
MESSAGGERIE BACCO CATANIA: Finoli 3, De Santis 20, Razzetto 4, Pizzichini 8, Bonacic 20, Sideri 8, Spampinato (L), Pricoco (L), Arena, Tulone n.e, Torre n.e, Arezzo n.e. Allenatore: Rigano.
Arbitri: Rolla di Perugia e Bellini di Foligno.
Successione set: 25-23; 22-25; 17-25; 25-18; 15-17.
Spettatori: 350.
Battute sbagliate: Lupi: 25; Aces: 7; Muri: 10.
Battute sbagliate Catania: 26; Aces: 9: Muri: 7.
Tie-break fatale per la Kemas Lamipel che esce sconfitta per 2-3 dalla battagliata gara con Catania.
Il tie-break è doloroso per i Lupi che cedono per 15-17. Determinanti, molto probabilmente, due errori finali al servizio: il primo di Elia, che indirizza malamente fuori (in salto-flot) con i biancorossi in vantaggio per 13-12. Il secondo, volato via con una bordata da Ciulli, presentatosi al servizio sul punteggio di 14-13.
A quel punto occorreva ragionare, temporeggiare un paio di istanti in più, anziché farsi prendere da una pericolosa frenesia.
In occasione dell’errore di Elia, coach Totire ha pure indicato la zona in cui servire ma, la battuta (a giro) del capitano, è terminata malamente out.
A loro volta gli etnei hanno chiuso la gara proprio con un ace mirato di De Santis.
Al quinto set i conciari erano passati a condurre per 11-8, giocando egregiamente e con grinta, sorretti da un generoso tifo.
Poi la parità ad 11 dei siciliani, ottimamente diretti da Finoli.
Hage (12-11) aveva riportato di nuovo i padroni di casa in avanti, i quali erano poi passati a condurre per 13-12. Qui, soprattutto al servizio, occorrevano freddezza e ragionamento, ma non è andata così.
Partita lunga, dura, sofferta e combattuta. Equilibrio anche negli errori (25 servizi infruttuosi per i Lupi e 26 per le Messaggerie Bacco) e terzo stop consecutivo per i biancorossi.
Squadra forte al servizio ed in difesa quella di Rigano, col classico regista argentino, elegante, rapido e scaltro a distribuire il gioco, assecondato bene sugli esterni dal cileno Bonacic e da De Santis. Di sostanza gli altri, cominciando dal libero Spampinato.
La Kemas Lamipel parte con Acquarone e Zonca, recuperando Wagner, con Elia e Miscione centrali, Hage di banda e Taliani libero.
Gli etnei sono nella formazione annunciata, quasi senza cambi ma con un sei più uno uniforme, ben costruito a tavolino in sede di campagna acquisti.
Si parte subito forte ed in equilibrio (5-5 ed 11-11), nonostante la Kemas Lamipel provi a scappare.
Il servizio biancorosso non garantise abbastanza; quello rossoazzurro si. Totire ferma il gioco sul 13-16. Catania imperversa: 13-18 e la ricezione di casa traballa.
Sul 16-20 Wagner e soci rimontano con decisa caparbietà fino al 20-20. Sul 21-21 Colli per Zonca che, appena entrato, mette a segno un ace.
Hage e Wagner spingono, la squadra ci crede, gli ospiti avvertono la pressione del PalaParenti ed il servizio errato di Finoli concede il primo set ai padroni di casa: 25-23.
Nella seconda frazione Catania parte bene ed i Lupi perdono 4 punti in un amen: 2-6. Un muro su Zonca vale il 5-10 etneo ed i sicialiani volano via: 7-14.
I Lupi sono troppo lontani (15-21 e 18-23) ma rientrano, imperterriti, quando tutto sembra compromesso: 21-23. Le Messaggerie Bacco però non perdonano: 22-25.
Terzo set subito bizzarro per i padroni di casa: un ace avversario “picciona” Wagner sulla linea di fondo mentre questi si sposta lateralmente: 8-10.
In questo frangente ma, forse già in precedenza, i santacrocesi danno l’impressione di voler fa tutto da soli, complicandosi la vita ed esaltandosi.
Si va sul 16-16 e qui, i siciliani prendono il largo (16-21), dopo un ace sul laborioso Taliani ed un disimpegno errato di Hage: 16-23.
Il 16-25 finale permette ai rossoazzurri di portarsi in vantaggio per 2-1.
Nel quarto gioco Benaglia rileva Miscione e, sul 4-3 Totire sostituisce Acquarone con Ciulli.
La Kemas Lamipel prova a far gioco ma non è tranquilla (8-10), tuttavia lotta soffrendo, tenendo il passo: 15-15.
Gradualmente Ciulli e compagni si rinsaldano, con Colli che tiene bene dietro, ricucendo con un prezioso lavoro in seconda linea. Lupi più sicuri dopo il punto di Ciulli al sevizio (18-15)
ed un muro di Hage: 20-16. Biancorossi di nuovo in corsa: 25-18.
Tie-break pieno di speranze nonostante cinque servizi sbagliati da parte dei conciari. Nella prima parte i brasiliani ne sciupano uno ciascuno; poi dopo il cambio del campo (8-6) erra Benaglia e nell’amaro finale, Elia e Ciulli, nel moment-clou.
La squadra di Totire, battendosi bene, si porta sull’11-8 ma gli errori sono sempre lì a condizionare il cammino dei santacrocesi: 11-11.
Finale amaro e silenzio di tomba al PalaParenti dove si ode soltanto la contenuta esulanza dei catanesi, che gioiscono dopo l’ace decisivo di De Santis: 15-17.
Il tie-break è doloroso per i Lupi che cedono per 15-17. Determinanti, molto probabilmente, due errori finali al servizio: il primo di Elia, che indirizza malamente fuori (in salto-flot) con i biancorossi in vantaggio per 13-12. Il secondo, volato via con una bordata da Ciulli, presentatosi al servizio sul punteggio di 14-13.
A quel punto occorreva ragionare, temporeggiare un paio di istanti in più, anziché farsi prendere da una pericolosa frenesia.
In occasione dell’errore di Elia, coach Totire ha pure indicato la zona in cui servire ma, la battuta (a giro) del capitano, è terminata malamente out.
A loro volta gli etnei hanno chiuso la gara proprio con un ace mirato di De Santis.
Al quinto set i conciari erano passati a condurre per 11-8, giocando egregiamente e con grinta, sorretti da un generoso tifo.
Poi la parità ad 11 dei siciliani, ottimamente diretti da Finoli.
Hage (12-11) aveva riportato di nuovo i padroni di casa in avanti, i quali erano poi passati a condurre per 13-12. Qui, soprattutto al servizio, occorrevano freddezza e ragionamento, ma non è andata così.
Partita lunga, dura, sofferta e combattuta. Equilibrio anche negli errori (25 servizi infruttuosi per i Lupi e 26 per le Messaggerie Bacco) e terzo stop consecutivo per i biancorossi.
Squadra forte al servizio ed in difesa quella di Rigano, col classico regista argentino, elegante, rapido e scaltro a distribuire il gioco, assecondato bene sugli esterni dal cileno Bonacic e da De Santis. Di sostanza gli altri, cominciando dal libero Spampinato.
La Kemas Lamipel parte con Acquarone e Zonca, recuperando Wagner, con Elia e Miscione centrali, Hage di banda e Taliani libero.
Gli etnei sono nella formazione annunciata, quasi senza cambi ma con un sei più uno uniforme, ben costruito a tavolino in sede di campagna acquisti.
Si parte subito forte ed in equilibrio (5-5 ed 11-11), nonostante la Kemas Lamipel provi a scappare.
Il servizio biancorosso non garantise abbastanza; quello rossoazzurro si. Totire ferma il gioco sul 13-16. Catania imperversa: 13-18 e la ricezione di casa traballa.
Sul 16-20 Wagner e soci rimontano con decisa caparbietà fino al 20-20. Sul 21-21 Colli per Zonca che, appena entrato, mette a segno un ace.
Hage e Wagner spingono, la squadra ci crede, gli ospiti avvertono la pressione del PalaParenti ed il servizio errato di Finoli concede il primo set ai padroni di casa: 25-23.
Nella seconda frazione Catania parte bene ed i Lupi perdono 4 punti in un amen: 2-6. Un muro su Zonca vale il 5-10 etneo ed i sicialiani volano via: 7-14.
I Lupi sono troppo lontani (15-21 e 18-23) ma rientrano, imperterriti, quando tutto sembra compromesso: 21-23. Le Messaggerie Bacco però non perdonano: 22-25.
Terzo set subito bizzarro per i padroni di casa: un ace avversario “picciona” Wagner sulla linea di fondo mentre questi si sposta lateralmente: 8-10.
In questo frangente ma, forse già in precedenza, i santacrocesi danno l’impressione di voler fa tutto da soli, complicandosi la vita ed esaltandosi.
Si va sul 16-16 e qui, i siciliani prendono il largo (16-21), dopo un ace sul laborioso Taliani ed un disimpegno errato di Hage: 16-23.
Il 16-25 finale permette ai rossoazzurri di portarsi in vantaggio per 2-1.
Nel quarto gioco Benaglia rileva Miscione e, sul 4-3 Totire sostituisce Acquarone con Ciulli.
La Kemas Lamipel prova a far gioco ma non è tranquilla (8-10), tuttavia lotta soffrendo, tenendo il passo: 15-15.
Gradualmente Ciulli e compagni si rinsaldano, con Colli che tiene bene dietro, ricucendo con un prezioso lavoro in seconda linea. Lupi più sicuri dopo il punto di Ciulli al sevizio (18-15)
ed un muro di Hage: 20-16. Biancorossi di nuovo in corsa: 25-18.
Tie-break pieno di speranze nonostante cinque servizi sbagliati da parte dei conciari. Nella prima parte i brasiliani ne sciupano uno ciascuno; poi dopo il cambio del campo (8-6) erra Benaglia e nell’amaro finale, Elia e Ciulli, nel moment-clou.
La squadra di Totire, battendosi bene, si porta sull’11-8 ma gli errori sono sempre lì a condizionare il cammino dei santacrocesi: 11-11.
Finale amaro e silenzio di tomba al PalaParenti dove si ode soltanto la contenuta esulanza dei catanesi, che gioiscono dopo l’ace decisivo di De Santis: 15-17.
Marco Lepri – Ufficio stampa Lupi Santa Croce