Scarabeo GCF Roma – Kemas Lamipel Santa Croce 3-1 (23-25, 25-21, 25-20, 25-19)
Scarabeo GCF Roma: Zoppellari 4, Padura Diaz 25, Franceschini 8, Mancini ne, Snippe 11, Tiozzo 8, Romiti (L1), Valenti ne., Sacripanti 1, Losco ne, Saturnino ne, Fantini ne, Pollock 11, Rau ne. I All. Spanakis, II All. Pastore.
Kemas Lamipel Santa Croce: Andreini (L), Elia 7, Ciulli, Miscione 4, Colli 7, Zonca 6, Acquarone 2, Wagner 24, Tamburo ne, Taliani (L), Polidori ne, Benaglia 4, Hage 10. I° All. Totire, II° All. Pagliai.
Va in scena la semifinale della Del Monte Coppa Italia di A2 tra Roma e Santa Croce. Gara unica che assegna un posto nella finale del 28 gennaio a Bari.
Dopo la gara di regular season di quattro giorni fa la Scarabeo ritrova la Kemas Lamipel nel trofeo nazionale: il coach dei toscani Totire schiera Ciulli-Wagner in diagonale, Colli-Hage in quattro, Elia-Miscione al centro, Taliani libero, coach Spanakis risponde con Zoppellari-Padura Diaz, Tiozzo-Snippe, Franceschini-Pollock, Romiti regista difensivo.
Pollock in primo tempo inaugura il match, Wagner mattatore del match di campionato risponde subito presente da zona due. Si respira subito un’area diversa al PalaTiziano di Roma e l’adrenalina del campo arriva fin sugli spalti. Il muro di Zoppellari rompe l’equilibrio del set portando al doppio break i laziali (6-3), poi un paio di giri senza della Kemas e ancora il muro di Tiozzo su Wagner invita coach Totire a chiamare il discrezionale sul +5 interno. E’ il muro a fare la differenza momentanea e quello di Miscione su Pollock avvicina gli ospiti, poi Aquarone rileva Ciulli in regia quando siamo sul 13-10. Wagner sale di giri in attacco e trascina i compagni alla distanza minima, poi l’ace di Franceschini in salto float mina le sicurezze della ricezione toscana. Lupi che sorpassano sul 16-17 su due amnesie della Scarabeo che rientra con Padura Diaz. Quando Sacripanti entra in battuta il tabellone segna 19-20 e lo schiacciatore consente il tapin vincente di Pollock. Finale al cardiopalma, con Benaglia che rileva Hage sul 23-23, poi Wagner è chirurgico sulla linea in parallela e la Kemas sulla palla successiva chiude a muro il parziale 23-25.
Formazioni invariate alla ripresa e la Scarabeo riparte ancora forte sul turno al servizio di Padura Diaz e grazie a Romiti che rivitalizza palloni in copertura. Zoppellari è un cliente scomodo sul muro di banda e i rossoblù conducono 8-6. Il doppio ace di Colli porta al sorpasso degli ospiti, ci vogliono due volte le mani di Pollock per fermare la vena offensiva di un Wagner sempre in palla (12-10). Roma cerca di scappare sul 15-12 con le bordate di Padura Diaz che spinge fino al 17-13. Zonca e Benaglia dentro per Miscione e Colli. Ventesimo punto interno con il mani-out di Tiozzo e poi è sempre super Pollock a stoppare Wagner ora in difficoltà realizzativa (21-16). Passerella prepotente di Roma che sul finale schianta gli avversari con lo “special” di Padura Diaz (25-21).
Due belle formazioni ricominciano anche nel terzo set ad offrire un vero spettacolo in campo, mentre il tifo rossoblù scalda il Palazzetto. Block di Elia e Santa Croce va avanti 4-5, poi Roma potrebbe scappare in più occasioni ma sciupa con disattenzione (8-9). Zoppellari cerca con insistenza Tiozzo che ripaga, mentre Aquarone affida l’offensiva al suo brasiliano e i crociati si portano a +2 (10-12); ci pensa Padura Diaz ad agganciare giocando sulle mani del muro. Romiti è superlativo in difesa e fa la differenza dove non arrivano le mani di Pollock, ma il colpo da biliardo di Snippe in diagonale stretta è da applausi (18-5). Gli ospiti provano con Hage e Wagner ad arginare la furia della Scarabeo ma capitan Snippe è ancora un terminale micidiale (21-17). +5 con l’ennesimo muro di Zoppellari, Padura Diaz chiama il pubblico al massimo sostegno (23-18) e il finale è tutto suo con la parallela del 25-20.
La diagonale rabbiosa di Wagner riapre le ostilità della quarta frazione ma è sempre la difesa e il contrattacco l’arma in più dei romani, complici anche gli errori dei toscani. Totire intuisce il momento di difficoltà e suona la sirena sul 4-1. Buon primo tempo di Benaglia e poi è un assolo di di Wagner per la speranza, il pareggio e il sorpasso (6-7). Un’indecisione tra Taliani e Aquarone consegna il decimo punto ai padroni di casa poi la combinata Pollock-Padura ferma a muro Hage per il +2 (11-9). Padura Diaz ancora stellare in attacco e Roma trova lo strappo giusto (14-12) ma poi arrivano “due senza” e tocca a Franceschini rassicurare in primo tempo e bloccare Miscione per il 17-16. Palla out di Wagner con videocheck che consegna il punto alla Scarabeo e infiamma il pubblico (19-16). Tiozzo spinge a muro per il venti ma Wagner è perentorio sulla sua mattonella per il 20-17. Padura non ha paura è fa 23-19 in mani out, Zoppellari trova l’ace, poi errore della Kemas in ricostruzione e deliro finale. Roma, la finale è tua!
Le dichiarazioni a fine gara
Spanakis: E’una emozione immensa e una gioia infinita essere arrivati in finale con questa Società. Ci era sfuggita lo scorso anno di un soffio, oggi i ragazzi sono stati fantastici. Questo gruppo è il migliore che abbia allenato finora, senza nulla togliere agli altri, perché ha una dedizione e un’abnegazione in palestra esemplare che ci ha portato a questo traguardo. Santa Croce è una squadra eccezionale, con una pressione sulla fase break notevole e oggi alcuni scambi sono stati a livello della Superlega da parte di entrambe le formazioni. Ho cercato di riportare serenità dopo la sconfitta di qualche giorno fa, facendo capire ai miei giocatori che per vincere questa partite occorre un’attenzione estrema, soprattutto sulle rigiocate e i contrattacchi che ci avevano penalizzato nella sfida precedente e su cui dovevamo osare di più. Il loro opposto Wagner è un giocatore straordinario e l’obiettivo che ci eravamo posti era di contenerlo il più possibile, cosa che ci è riuscita bene sia a muro che in difesa. Dedico il successo odierno alla mia famiglia da cui spesso sono lontano, ma soprattutto ai ragazzi cui voglio fare un applauso speciale.”
Padura Diaz: “Avevamo perso tre giorni fa, ma abbiamo studiato bene la gara, eravamo convinti dei nostri mezzi oggi e si è vista l’anima in campo. Santa Croce veniva da undici vittorie consecutive, compresa l’ultima con noi, e quindi era una sfida veramente difficile. La nostra coesione in campo e la spinta del pubblico è stata determinante, soprattutto dopo avere perso il primo set. E’ stata una lotta continua in una partita dagli altri contenuti tecnici e agonistici. Andiamo a Bari a giocarci la finale, la seconda consecutiva per me dopo quella vinta nella scorsa stagione. Mi auguro che l’esito potrà essere lo stesso.”
Fabrizio Migliosi
Ufficio Stampa Ceramica Scarabeo GCF Roma
Ph Marika Torcivia