Mirko Miscione è uno dei volti nuovi della Kemas Lamipel edizione 2017-18.
Il centrale abruzzese (nella foto) proviene dall’Ortona, ha 29 anni ed è assistito dal procuratore Turzo.
“Proprio Turzo – spiega Miscione – nel corso dell’ultima campagna acquisti, mi informò dell’interessamento dei “Lupi” e, nonostante avessi altre richieste, non ebbi alcun dubbio nello scegliere la società santacrocese.
Si tratta di un club storico, seguito da un buon numero di tifosi, di un ambiente ricco di calore e di un posto sicuro, dove si lavora bene. Inoltre, sapendo della presenza di Totire, quale allenatore, ho capito che c’erano tutti i presupposti per stare tranquillo”.
– Il giorno del raduno che cosa hai provato?
“E’ stato bello arrivare al palasport e trovare i tifosi che aspettavano la squadra per la ripresa della preparazione. Altrove non mi era mai capitato. Ma qui i sostenitori ci sono sempre stati, fin dal primo giorno ed è un piacere avvertire il loro affetto”.
– Come procedono gli allenamenti?
“Siamo nel corso della terza settimana di lavoro ed il gruppo è buono. C’è da lavorare tanto e questo lo sappiamo: ci attende un campionato difficile. Vedo grande disponibilità da parte di tutti, dai tecnici allo staff medico, ai dirigenti. Tutti stanno mettendoci nelle migliori condizioni per svolgere con profitto il nostro operato.
Ci ha fatto piacere sperimentare l’ospitalità del club e, non capita ovunque, di ricevere l’invito di un dirigente, come nel caso di Urbino Taddei, con due cene da lui, oltre alla possibilità di poterci allenare nella sua proprietà. Queste sono situazioni che cementano il gruppo, permettendoci di fraternizzare, stando insieme”.
– Dove sei alloggiato a Santa Croce.
“Abito in via Caravaggio. In questo mese di agosto ho notato una cittadina piuttosto vuota. Ci sono molte persone di colore; parecchi di loro – mi dicono – lavorano nelle concerie della zona. Più avanti voglio capire di più sulla lavorazione delle pelli e sulla realtà di questa cittadina industriale”.
– Quale obiettivo di poni per il campionato?
“Cercherò, prima di tutto, il bene comune del gruppo, senza lesinare, successivamente, energie per conquistare il posto da titolare. Vogliamo arrivare fra le prime quattro anche se non sarà assolutamente facile, ma dovremo provarci. Siena è la grande favorita, poi potrebbe esserci Roma, seguita a ruota da altre squadre “rognose”, noi compresi. Comunque, dando il massimo, possiamo farcela”.
– Come va con i due brasiliani?
“Wagner è accanto a me in spogliatoio. Lui ed Hage stanno inserendosi bene, sono due ragazzi simpatici. Vanno messi nelle condizioni di ambientrasi bene ed è quello che stiamo facendo”.
– Qual’è il tuto punto di forza?
“Credo sia il muro”.
– E la battuta? In campionato, i “Lupi” soffrirono il tuo servizio corto, al ritorno con Ortona, proprio al tie-break.
“Eravamo sotto per 2-0 e recuperammo. Fui insidioso nel finale del quinto set al servizio? Non ricordo bene, ma ci può stare. Andrò a rivedere”.
Marco Lepri – Ufficio stampa “Lupi” Santa Croce