Il memorial “Nonno Gino” è terminato con tante buone notizie non solo per lo staff tecnico della Biosì Indexa Sora, ma anche per il suo pubblico. Come aveva anticipato patron Gino Giannetti nel corso della conferenza stampa di presentazione dello stesso torneo, il ricavato sarebbe stato devoluto alla tifoseria organizzata per aiutarla nel corso della nuova stagione. Difatti, la competizione dello scorso weekend è stata l’ultima tra le mura del PalaGlobo “Luca Polsinelli”: quando si inizierà a fare sul serio, i bianconeri emigreranno a Frosinone per le gare casalinghe. Anche giocare in casa assume così una connotazione diversa: “casa” non è più dimora, non è più “a due passi”, “casa” non è più un posto che conosci come le tue tasche e che hai vissuto, amato, quel luogo dove hai passato la notte a dipingere lo striscione o a preparare la coreografia, il giorno dopo a vedere la partita, ad urlare mentre la Biosì Indexa vinceva, a farlo ancora di più quando perdeva. “Casa” non è più casa. “Casa” diventa a circa 30 km, un palazzetto semisconosciuto ai più, dove arrivare una domenica sì e l’altra no ha un costo, e implica una serie di disagi: se non si ha a disposizione un veicolo proprio? E i minorenni che hanno sempre seguito il Sora, come faranno? E magari anche solo chi non se la sente di guidare fuori città? E chi non può permettersi di spendere cifre ulteriori all’abbonamento o al biglietto? Queste e altre problematiche se le sono poste gli stessi tifosi, ma anche la società Argos Volley che ha creduto opportuno venire incontro ai propri sostenitori e dare loro un contributo economico affinché possano essere organizzati i trasferimenti da Sora al Casaleno, abbattendo i costi aggiuntivi.
Il trofeo “Nonno Gino” ha così portato 2.270 euro nelle casse volsche che, durante le premiazioni di fine competizione, il presidente Enrico Vicini e il vice presidente Ubaldo Carnevale, hanno donato all’Armata Volsca.
“Come presidente dell’Argos Volley Sora – spiega appunto Enrico Vicini -, sono più che soddisfatto dell’iniziativa intrapresa grazie all’evento “Nonno Gino”. Il pubblico ha compreso il messaggio di vicinanza della società al tifoso, al fine di aiutare tutti i nostri supporters alle trasferte obbligate a Frosinone. La grande affluenza dello scorso weekend ci ha permesso di devolvere all’Armata Volsca 2270 euro che serviranno ad organizzare le navette da Sora al palazzetto della provincia, in occasione degli incontri casalinghi della Biosì Indexa Sora. Questa é un’ottima dimostrazione di collaborazione tra società e spettatore, la cui calorosa presenza sugli spalti, é sempre stata e continuerà ad essere motivo di vanto per noi e palesamento di affetto e stima per i nostri atleti. Il pubblico, si sa, é l’uomo in più e tutti noi abbiamo il dovere e il piacere di lavorare affinché possa essere presente al grande spettacolo della serie A bianconera”.
Cristina Lucarelli – Biosì Indexa Sora
Foto: Komunicare