Ravenna-Padova 3-1
(23-25, 25-13, 25-21, 25-19)
BUNGE RAVENNA: Diamantini 6, Orduna 1, Marechal 15, Georgiev 7, Buchegger 16, Poglajen 19, Goi (L); Raffaelli, Pistolesi. Ne: Mazzone, Vitelli, Marchini. All.: Soli.
KIOENE PADOVA: Polo 2, Nelli 12, Randazzo 15, Volpato 10, Travica 4, Cirovic 8, Balaso (L); Peslac, Gozzo, Sperandio, Koprivica. Ne: Scanferla, Premovic. All.: Baldovin.
ARBITRI: Frapiccini e Luciani, entrambi di Ancona.
NOTE – Ravenna: bs 22, bv 7, errori 5, muri 10; Padova: bs 15, bv 9, errori 19, muri 6. Spettatori: 2022 (incasso 9615 euro). Durata set: 27’, 24’, 29’, 25’ (tot. 105’). Mvp: Poglajen.
Continua il grande sogno della Bunge, che contro Padova centra la quarta vittoria di fila e consolida una bellissima terza posizione in classifica. Orduna e compagni infatti esaltano il Pala De André, battendo 3-1 in rimonta l’ostica Kioene, presentatasi a Ravenna spinta da brillanti risultati. Come contro la Revivre Milano i giocatori di Soli tirano fuori il loro grande carattere dopo aver perso la prima frazione, sfruttando al meglio l’ottima giornata delle bande Poglajen (premiato mvp e top scorer con 19 punti) e Marechal, ma anche la buona vena del muro (ben dieci, di cui tre di Buchegger) e l’ottima propensione a limitare gli errori (solo 5 contro i 19 degli avversari). Grazie a questi tre punti la Bunge si porta a sole due lunghezze di distanza dalla seconda della classe Modena e prova a guardare con ottimismo al prossimo, durissimo, impegno, che la vedrà in campo a Verona, vittorioso oggi a Trento.
Sestetti iniziali La formazione iniziale schierata dal tecnico Soli è composta come nelle gare precedenti dal palleggiatore Orduna in diagonale con Buchegger, dalle bande Marechal e Poglajen, da Diamantini e Georgiev al centro e da Goi in seconda linea. Il coach Baldovin invece disegna la sua Kioene con Travica in regia, Nelli opposto, Cirovic e Randazzo in posto 4, l’ex Polo e Volpato al centro, Balaso libero.
Primo set Georgiev, con un muro e un primo tempo, realizza il primo break (5-3), ma Polo e Volpato in battuta firmano il sorpasso dei padovani: 6-7. La Kioene si porta a due lunghezze di distanza con un ace di Nelli (11-13), costringendo al time out Soli, ma gli ospiti allungano in modo ulteriore grazie a un muro di Travica e a un altro servizio vincente dell’opposto: 11-15. La Bunge reagisce con Buchegger, mentre un’infrazione di seconda linea dimezza lo svantaggio: 13-15. La schiacciata fuori di Nelli riporta sotto i ravennati (16-17), che pareggiano il conto con Marechal, servito da Raffaelli, entrato al posto di Orduna per alzare il muro: 19-19. L’ennesimo ace di Nelli distanzia di nuovo la Kioene (20-22), che va sul 22-24 con Cirovic: sul primo set ball Volpato sbaglia il servizio, poi sul secondo spara fuori Buchegger, con Padova che passa in vantaggio (23-25).
Secondo set Il turno al servizio di Poglajen (un ace) sorride alla Bunge, che con Marechal piazza un break di 4-0 che vale l’8-6. La schiacciata lunga di Nelli regala il +3 ai ravennati (12-9), con il coach Baldovin che ferma il match, ma Buchegger e Marechal al servizio colpiscono di nuovo, scavando un solco ancora più importante: 14-9 e il tecnico della Kioene chiama ancora time out. La musica non cambia, con Ravenna che vola sulle bande: Poglajen non sbaglia la rigiocata e Marechal realizza un altro ace: 16-9. I veneti abbozzano una reazione grazie al muro di Polo (16-11), ma i padroni di casa piazzano un altro break di 4-0 con la firma finale di Diamantini: 20-11. A chiudere la frazione ci pensa Buchegger, che mette a terra tre battute su quattro, facendo pareggiare il conto dei set: 25-13.
Terzo set L’inizio della frazione è all’insegna dell’equilibrio, fino a quando Marechal a muro e un’invasione consentono alla Bunge di scattare sul 12-10. Un altro tocco della rete, questa volta di Volpato, regala il 14-11, ma il muro di Polo riporta sotto Padova: 14-13. Il clima dentro al Pala De André si scalda, Poglajen a muro e Orduna fanno di nuovo cambiare l’inerzia del match a favore dei ravennati (18-14), con Padova che però non molla: 19-17. Marechal (20-17) e Poglajen (21-18) tengono a distanza gli avversari, che sbagliano con Randazzo: 24-20. Al secondo set point è Buchegger a far esplodere di gioia i tifosi di casa: 25-21.
Quarto set Due errori di fila di Randazzo spediscono sul 5-1 la Bunge, che si invola a +5 grazie al muro di Buchegger: 7-2. Due ace di Randazzo, inframmezzati dal punto di Volpato, riportano in gara la Kioene (7-6), ma Poglajen la ricaccia indietro: 9-6 e time out Baldovin. L’argentino è implacabile anche a muro e la schiacciata lunga di Nelli e l’ace di Diamantini portano a sei le lunghezze di vantaggio: 12-6. Padova non molla e dimezza il gap (16-13), ma Buchegger e gli errori di Cirovic e Randazzo ristabiliscono le distanze: 21-15. Poglajen (22-16), Georgiev (23-17) e Diamantini (24-18) non perdonano e Padova si arrende con la battuta sbagliata da Nelli: 25-19.
Le dichiarazioni del dopo gara
Fabio Soli (allenatore Bunge Ravenna): “Abbiamo un po’ ricalcato la prova con Milano, andando sotto nel primo set e recuperando nei successivi tre. Con le poche energie rimaste per un calendario molto intenso, siamo riusciti a svegliarci dalla seconda frazione in poi, riuscendo a esprimere al meglio la nostra pallavolo in un match che stava diventando nervoso, trovando le giuste alternative in attacco. Non avrei mai pensato di poter vincere quattro gare di fila, godiamoci il momento e in futuro, quando le cose andranno meno bene, prendiamo a esempio come stiamo giocando adesso, tirando fuori questo gioco e questo atteggiamento”.
Valerio Baldovin (allenatore Kioene Padova): “Fino a quando abbiamo battuto bene, nel primo set, siamo andati per il meglio. Poi, dalla seconda frazione, quando siamo calati in questo fondamentale, siamo andati in difficoltà un po’ in tutti i fondamentali, facendo confusione sia in attacco, sia in ricezione. Ci sono state delle situazione dove abbiamo sbagliato troppo e dovremo lavorare proprio su questi aspetti, per riuscire a migliorare in futuro. Adesso ci aspetta una settimana finalmente dedicata solo agli allenamenti e proveremo a riprenderci in una partita tutt’altro che semplice come quella con Monza”.
Ufficio stampa Porto Robur Costa – Vincenzo Benini