Nella palestra “Max Valier”, che per quattro stagioni ha ospitato la squadra altoatesina in B2, B1 e B unica, giocatori, tecnici e dirigenti si sono incontrati per i saluti e le visite di rito. La preparazione vera e propria inizierà domani mattina con la prima seduta in sala pesi, mentre nel pomeriggio è prevista la prima seduta tecnica.

L’EMOZIONE DEL PRESIDENTE. Emozione palpabile, quella del presidente Bruno Mosca, che dopo aver dato il benvenuto alla squadra si è concesso a microfoni e taccuini della stampa: “Ancora adesso per me è un’emozione grande, pensare di essere in serie A dopo appena quattro anni di vita: era l’estate del 2013, quando abbiamo fondato la società. Dopo 12 anni abbiamo riportato la grande pallavolo maschile a Bolzano e cercheremo di onorarla al meglio, per la soddisfazione nostra e della città. Abbiamo intenzione di durare a lungo e questo campionato vuole essere non già un punto di arrivo, bensì l’ennesimo punto di partenza verso altre belle emozioni”.

LE PAROLE DEL COACH. Anche coach Andrea Burattini si accinge, a 10 anni di distanza dall’esperienza di Santa Croce (successiva a quelle in A2 a Loreto e di Trento in A1), a calcare nuovamente i parquet del campionato cadetto. “Abbiamo allestito una squadra con il giusto mix di esperienza e gioventù, con nomi noti e meno noti ma tutti accomunati dalla voglia di fare bene. Molti dei nuovi giocatori li ho visti crescere sportivamente e sono contento di averli portati a Bolzano. Non faccio pronostici perché il campionato è lungo e con una formula diversa dal solito. È chiaro che per una matricola come noi l’obiettivo primario rimane la salvezza, ma ciò non toglie che se troviamo l’alchimia giusta possiamo prenderci qualche bella soddisfazione”.

IL COMMENTO DEL PIÙ GIOVANE. Seppur per pochi mesi, Alberto Baldazzi – prelevato dal Club Italia – è il più giovane della truppa bolzanina in quanto compirà 19 anni il 17 agosto. “In effetti l’anno scorso era tra i più “vecchi”, oggi mi ritrovo con tanta gente più anziana e più esperta, come peraltro mi era capitato due anni fa a Ferrara in B1. La prima impressione a Bolzano è ottima, avverto delle belle sensazioni e non vedo l’ora di iniziare”.

IL COMMENTO DEL (QUASI) PIÙ VECCHIO. In effetti l’anagrafe dice che il decano della squadra è Alessandro Paoli, classe 1984. Davide Quartarone però è il giocatore, stranieri esclusi, che proviene da più lontano: ci sono infatti 1515 km di distanza tra Bolzano e Pachino, terra natale del palleggiatore di 31 anni. “Ho voluto arrivare a Bolzano qualche giorno prima per iniziare a conoscere la città. Mi sento già a mio agio e anche l’ambiente societario è ottimo: grande accoglienza da parte delle dirigenza e sensazioni positive. Siamo carichi e pronti a dare il massimo”. In AVS Quartarone giocherà assieme ad un paio di vecchi avversari: Galabinov in serie B, Paoli ai tempi della A1 quando erano rispettivamente a Taranto e Loreto.

Ufficio stampa AVS Mosca Bruno Bolzano – Responsabile: Paolo Florio

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