Il classico mercoledì da leoni? Eccolo qui. La Caloni Agnelli batte 3-1 Gioia del Colle di Erati e Luppi, approfitta delle contemporanee sconfitte di Tuscania (a Cantù) e di Spoleto (in casa con Brescia) per riportarsi in seconda posizione, a – 2 dalla vetta.
L’emblema della coralità dell’affermazione, stavolta più che mai, peraltro sta tutta nei numeri, o meglio in uno ossia il 18. Le tre “bocche da fuoco” Hoogendoorn, Dolfo e Pierotti, infatti, hanno messo a referto lo stesso numero di punti rispettivamente con il 57% e un doppio 50%.
Tanto per gradire si comincia con un 3-0 e conferma che l’approccio non solo è giusto, ma a tratti diviene devastante con il solco che aumenta in maniera costante (da 10-5 addirittura a 20-10). Gran merito alle percentuali d’attacco dei nostri (69% di squadra contro 31%) con un inarrestabile Hoogendoorn che ne mette 7 (88%) ben supportato da Dolfo e Pierotti, subito in palla. Il primo parziale scorre ai limiti della formalità ed il merito è tutto dei nostri capaci di rendere a tratti inoffensivo un avversario di grande spessore, per individualità e classifica.
Il rientro in campo differisce soltanto di qualche nota rispetto al ritornello precedente visto che Dolfo veste i panni di Penelope mettendo l’11-9, facendosi murare per l’11-11 e timbrando l’ace del 13-11. Ma nel giorno di Santa Lucia due graditissimi doni – consecutivi – arrivano da Cetrullo poi ci pensa Pierotti ad assestare la spallata del + 6 (19-13). Il punti esclamativo però è tutto di Antonio Cargioli che, esaltato dalla sfida a distanza con gli ex Erati e Luppi, infila due muri e sigilla con un attacco il 2-0. Gioia del Colle sembra alle corde, il colpo del k.o. appare prossimo visto che la Caloni Agnelli prosegue in stile rullo compressore e, dopo il primo break (12-10) causato da un errore di Erati, va 17-12 con un mostruoso block di Cargioli su Luppi e poi 21-15 con Dolfo. In vista del traguardo però Hoogendoorn e compagni finiscono in testacoda subendo un pesantissimo 3-10 complici due errori, uno dietro l’altro (una rarità assoluta), del capitano. Così Bergamo, sopra anche 24-21, gettava alle ortiche il quarto match-ball prima di cedere 26-28. La banda Graziosi però è talmente compatta da non subire alcun tipo di contraccolpo: i muri di Cargioli e Dolfo valgono il 12-10 che suona come la resa pugliese. Perché l’Olimpia assesta un 6-1 liberatorio, giusto premio per una prestazione convincente che non si sarebbe potuta coronare in modo diverso dai tre punti. Sabato 20,30 nuovo turno casalingo contro Bolzano.
Bergamo – Gioia del Colle 3-1 (25-17, 25-16, 26-28, 25-17)
Caloni Agnelli: Jovanovic 2, Pierotti 18, Cargioli 11, Hoogendoorn 18, Dolfo 18, Valsecchi 8, Longo 0, Innocenti (L), Franzoni (L), Carminati 0, Albergati 0. N.E. Cioffi, Maffeis. All. Graziosi.
Gioiella Micromilk: Marchiani 2, Joventino Venceslau 10, Erati 2, Cetrullo 7, Grassano 10, Luppi 6, De Santis (L), Casulli (L), Scopelliti 7, Anselmo 0, Bernardi 0, Link 12. N.E. Del Vecchio. All. Masi.