Prendete una fotocopiatrice, inserite il match con Civita ma niente “print”. Perché stavolta il finale è diverso e la Caloni Agnelli centra la prima vittoria in serie A2. Ancora avanti 2-0, Bergamo manda in scena la “fiera dello spreco”. Non tanto nel terzo set che l’orgoglio di Reggio Emilia permette ai padroni di casa di restare in corsa, quanto nel quarto quando la Conad rimonta da 21-24 e si aggrappa al match anche nel tie-break. Più per demeriti bergamaschi che per meriti propri: alla “banda Graziosi” servono infatti la bellezza di 8 match-ball complessivi per rompere quello che stava per materializzarsi come un sortilegio.
Olimpia subito al comando delle operazioni con Cioffi che mura il gigante Cody (10-7) per un + 3 che i rossoblu sono abili a congelare fino al termine del set: merito, soprattutto, dei tre attaccanti Hoogendoorn, Pierotti e Cavuto. Il “tre” coincide anche con il primo strappo del secondo parziale (9-6) che si dilata a + 5 salvo annullarsi a 17 quando viene murato Pierotti. Qui Hoogendoorn e Cioffi danno la scossa, poi tre errori della Conad regalano – di fatto – il doppio vantaggio.
Costi butta nella mischia Suljagic (poi fuori causa sul 7-7 del quarto periodo), la Caloni Agnelli resta nel set fino al 13 poi cede il passo e rimanda tutto al quarto parziale. Proprio nel momento in cui Bergamo appare totalmente padrona, ancora una volta, del taraflex avviene il patatrac. Perché la freccia è immediatamente inserita (block Pierotti-Cioffi 13-11), regolarità nel cambio palla ed efficacia sia in ricezione che in attacco (18-14 Hoogendoorn) fino al 20-24 quando sopraggiunge un black out facilmente inquadrabile cosi: match-ball 0/4, set point Conad 1/1 con un muro su Hoogendoorn. L’incredibile diventa improvvisamente realtà ovvero il secondo tie-break consecutivo. Luppi e compagni però dimostrano d’aver assimilato la lezione di sette giorni fa e, pur senza risparmiare altri brividi, espugnano il “Bigi”. Il capitano si riscatta dopo qualche pallone sprecato e mette le mani sul 14-12, ma non è ancora finita tanto che ci vogliono nuovamente i vantaggi per far esultare l’Olimpia grazie ad un muro di Hoogendoorn. E il 17-15 stavolta non è fiele, ma miele.
Il commento di coach Gianluca Graziosi: “Il bicchiere è mezzo pieno. Dopo un quarto set perso dopo che ormai era stravinto, non avessimo energie mentali importanti avremmo subito pesantemente il contraccolpo psicologico. E invece no, siamo stati bravi a reagire alla grande contro una buonissima squadra. Spero che questo sia l’inizio del nostro percorso e che questo confronto ci serva per il futuro, auspicando che il punto perso oggi si possa guadagnare più avanti”
REGGIO EMILIA – BERGAMO 2-3 (22-25 20-25 25-21 27-25 15-17)
Conad: Silva 7, Cargioli 13, Soli 3, Dolfo 21, Miselli 3, Kody 29, Morgese (L), Suljagic 4, Norbedo 3, Beccaro, Bevilacqua, Rossatti. All. Costi
Caloni Agnelli: Pierotti 10, Cioffi 9, Hoogendoorn 28, Cavuto 12, Luppi 11, Piazza 2, De Angelis (L), Innocenti, Carminati, Marsili, Gamba. Non entrati: Erati e Franzoni. All. Graziosi