Stagione dopo stagione, il capitano di Potenza Picena Emanuele Miscio lavora in palestra con la stessa intensità e, quando viene chiamato in causa, lascia sempre il segno nel cammino della sua squadra smistando con disinvoltura i palloni che scottano e caricando di positività chi lo circonda. Quello che è avvenuto nel terzo set dell’ultimo confronto di regular season, quando l’alzatore ha preso il posto di Piar Paolo Partenio in un momento di stanca del compagno di reparto. Il 3-1 casalingo in rimonta nella decima giornata di Serie A2 UnipolSai con l’Aurispa Alessano ha fatto risalire le quotazioni del Volley Potentino in chiave Play Off. I biancazzurri, infatti, a tre giornate dal termine sono ottavi (ultimo posto utile per gli spareggi) a un punto dall’Emma Villas Siena, in vantaggio di quattro lunghezze sulla Sieco Service Ortona e, addirittura, di cinque dalla prossima avversaria BAM Mondovì (domenica 13 marzo, alle ore 18). Quella del turno infrasettimanale è stata la vittoria di Moretti, ripartito dall’inizio e tornato decisivo. Il successo dell’allenatore, che ha invertito un trend negativo con le sue mosse. L’affermazione dei tifosi, che hanno incitato la squadra anche nelle fasi più traumatiche. La prova di forza della doppia diagonale e l’iniezione di energia dalla panchina. Un exploit rigenerante di tutta la squadra, in grado di scrollarsi di dosso la zavorra che attanagliava braccia e pensieri.
Palleggiatore Emanuele Miscio:
“Una serata così ci voleva proprio e mancava da tempo a tutti noi. Mi sono fatto trovare pronto nel cuore della sfida e così dev’essere sempre. Abbiamo dato vita a una bella rimonta con la forza del gruppo, ma non è stato semplice. La tensione per l’importanza dei 3 punti ci stava giocando un brutto scherzo in avvio. Poi, nella seconda metà di gara, ho visto tutti più distesi. Tra l’altro, gli avversari hanno disputato un bellissimo match mettendoci in seria difficoltà e difendendo con tenacia senza regalarci nulla. Non mi capacito per la loro posizione in classifica. La tranquillità con cui abbiamo chiuso l’incontro ha favorito gli automatismi che si erano inceppati. Andremo più sicuri dei nostri mezzi a Mondovì”.
(In foto Emanuele Miscio – Scatto di Fabiano Rossi)
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