Una grandissima novità quella della SuperLega per la città di Sora e tutto il comprensorio; una novità che non investe esclusivamente il settore sportivo nella sua concezione più stretta, ma coinvolge una serie di fattori determinanti, per i quali la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora si è sempre spesa negli anni, manifestando una particolare dedizione nell’ambito del sociale. All’orizzonte si profilano delle grosse opportunità per la società stessa, ma anche per il territorio, con notevoli cambiamenti e ampliamenti di tutte le attività collaterali che da sempre portano il marchio Argos Volley.
Ad approfondire la situazione socio-economica che investirà la città di Sora è il patron stesso della neo-promossa Globo, Gino Giannetti.

Cosa significa per il territorio ospitare il lustro di una SuperLega?

“Sicuramente, come amo definirla io, sul piano economico è un’industria al rovescio: mi aspetto un’attività che attragga un numero importante di persone, le quali, attraverso il diletto di una partita di pallavolo, arrivino nella nostra città per soggiornarvi. L’incremento di questo “turismo sportivo” si paleserà da una semplice consumazione, al pernottamento nelle strutture cittadine, allo shopping nei nostri negozi. E se il visitatore occasionale, accorso qui per l’A1, verrà soddisfatto nei suoi bisogni in toto, potrebbe benissimo tornare per altri motivi non legati puramente al volley. Ed è questo un esempio di forza motrice accesa dal passeggero, una spinta ad aumentare il pil sorano”.

Oltre che in termini economici, ma anche sociali, cosa rappresenterà l’Argos Volley per Sora e quali benefici potrà dare alla zona?

“Mi aspetto che l’Argos possa rappresentare per tutto il territorio della Media Valle del Liri un punto di riferimento importante perché il nostro obiettivo è fare da traino, attraverso lo sport, ad una serie di vantaggi culturali e sociali per tutti, in collaborazione anche con altre realtà sportive sia professionistiche che amatoriali. La nostra è un’associazione inclusiva, che fa della cooperazione e condivisione la sua arma vincente per garantire sostanziose migliorie alla quotidianità del cittadino”.

Come ha già detto nella conferenza stampa di presentazione di coach Bagnoli, la società subirà un’evoluzione di carattere aziendale, quindi come fucina di professionismo e talenti in tutti i settori. Come pensate di muovervi?

“Stiamo cercando di organizzare al meglio l’assetto societario rifacendoci al modello aziendale, ciò affinché il salto di qualità che comporta la SuperLega non ci colga impreparati. Contiamo di curare minuziosamente ogni comparto, pertanto ogni singola divisione subirà uno sviluppo ragguardevole: a partire dal settore sportivo della prima squadra, passando attraverso le giovanili, il marketing, per arrivare a media e stampa, coinvolgendo qualunque attività di cui siamo ideatori e fornitori”.

L’Argos Volley da tempo è molto attiva nel sociale, ci saranno novità in tale direzione?

“Ci piacerebbe moltissimo, cavalcando l’onda della SuperLega, aumentare i numeri già raggiunti con le nostre attività nelle scuole, ad esempio con il torneo “Oasi dei Sapori Volley Cup”, che quest’anno ha toccato cifre ragguardevoli, con oltre 5000 alunni coinvolti nella terza edizione di tale progetto. Vorremmo riuscire ad appassionare nuovi plessi, allargando il programma oltre i confini del sorano e moltiplicando gli incontri organizzati negli istituti, fornendo sempre tutto il supporto tecnico-didattico di cui siamo capaci”.

Cosa si aspetta per la prossima stagione da Sora e dai suoi abitanti?

“Mi aspetto un coinvolgimento dirompente, straripante, superiore già agli ottimi livelli raggiunti nelle passate stagioni. Mi auguro che già dal discorso abbonamenti emerga un’efficace presenza al palazzetto, fidelizzare nuovi appassionati, partendo dallo zoccolo duro di pubblico che è stato sempre al nostro fianco. Vorrei che anche le piccole, medie e grandi attività del territorio capiscano la grossa opportunità che l’A1 offre a tutti, un’opportunità forse unica più che allettante e di cui anche il privato stesso può approfittarne per far conoscere la propria opera. Il massimo campionato in cui ci apprestiamo a competere può essere il sano volano del luogo, chance di rilancio di un’economia in stasi, strumento attraverso cui l’imprenditore volsco può rendere visibile la propria attività e incrementare insieme le risorse della nostra città”.

Partendo dalla solidità alla base della società Argos, quali obiettivi si prefigge per la prossima stagione?

“Gli scopi prefissi sono di diversa natura: dobbiamo crescere dal punto di vista sportivo; partecipando al campionato di massimo livello nel nostro sport, considerato uno dei più coinvolgenti al mondo, non possiamo che cercare di far ben figurare la nostra città. Vorrei che anche l’ospitalità stessa offerta da Sora possa essere riconosciuta in tutto lo stivale dai nostri avversari e da una fetta di nuovo pubblico che si appresta ad entrare in terra bianconera. Mi auguro altresì di estrapolare dal nostro vivaio qualche altro giovane e promettente talento per farlo primeggiare sui migliori palcoscenici e, soprattutto, vorrei che attraverso il nostro lavoro crescano anche altre aziende locali, usufruendo dell’inevitabile visibilità che la Globo e Sora avranno grazie alla pallavolo”.

Cristina Lucarelli