Poco da rimproverare a questa Exprivia. Nell’ottavo di finale di coppa contro la Lpr Piacenza la squadra di Gulinelli dà filo da torcere ai padroni di casa, guidati dagli ex Hierrezuelo ed Hernandez. Lotta punto su punto nel primo set, vince il secondo, tenta la fuga nel terzo e nel quarto si lascia andare solo dopo una prima parte di set equilibratissima. Applausi convinti, quindi, anche perché i biancorossi dovevano fare a meno del loro bomber principe, Giulio Sabbi, lasciato a casa per motivi precauzionali dopo i problemi fisici della scorsa settimana.
Gulinelli allora dà fiducia al giovane Hendriks. In palleggio c’è Thiaguinho, schiacciatori sono Joao Rafael e Jimenez, al centro con Polo c’è il nuovo acquisto Maicon Leite. Libero è De Pandis. Piacenza risponde con la diagonale cubana Hierrezuelo-Hernandez, schiacciatori Marshall e Clevenot, al centro Alletti e Tencati, libero Manià che si alterna con Papi.
Inizio di match equilibrato, con l’Exprivia che sfrutta gli attacchi di Joao Rafael ed Hendriks, Piacenza che risponde con Clevenot e Marshall. Thiaguinho sfrutta anche i centrali, e il muro di uno dei due (Polo) concede il 9-8 per i molfettesi. L’altro muro, però di Alletti, più un ace di Hernandez, valgono il vantaggio piacentino (13-12). Due attacchi di Marshall e il muro di Hierrezuelo causano invece il primo break Lpr (16-12). Gli ospiti non ci stanno e con Joao Rafael, il muro di Polo e l’errore di Marshall, pareggiano i conti (21-21). Sul 23-23 Hierrezuelo è impietoso: prima attacco di seconda, poi ace della vittoria parziale.
Buon inizio di secondo set dei biancorossi, con un muro di Polo e l’attacco vincente di Hendriks. Ancora l’ace di Hierrezuelo regala un mini break a Piacenza (11-9), il timeout di Gulinelli serve a Molfetta per accorciare le distanze, due ace di Joao Rafael prima a pareggiare, poi ad andare in vantaggio (11-12). Gli errori di Marshall ed Hernandez regalano il tentativo di fuga a Molfeta (14-17). Piacenza risale a 20-20, ma due muri di Jimenez significano 24-20. Il punto del 25-22 è quello che chiude la faccenda.
Terzo set e l’Exprivia vola subito 6-2, con il muro e l’ace di Polo. Un break di Alletti in battuta comporta il pareggio dei conti (7-7). La partita è avvincente, Piacenza tenta il guizzo (19-16), il muro di Polo vale il -1 (19-18), ma il contrattacco di Clevenot chiude il parziale 25-22.
Quarto set come i primi due, cioè molto equilibrato. L’Exprivia ottiene un mini break prima con Joao Rafael (4-6), poi con Jimenez (6-8), quindi con un ace di Leite (9-11), ma i padroni di casa sono sempre bravi a ribattere, se non a portarsi in vantaggio con un turno in battura dello scatenato Hernandez (14-11). Piacenza accelera con i muri di Hierrezuelo e Tencati, e sul 18-13 emiliano Gulinelli chiama il timeout. Non cambiano le sorti della frazione e quindi del match. Vince Piacenza 25-17. E quindi 3-1.
Il commento di fine gara è affidato a coach Gulinelli: “Abbiamo perso il terzo set commettendo, solo in battuta, 7 errori. Nonostante i cambi abbiamo commesso troppi errori in quel fondamentale, dovevamo giocarci meglio le opportunità che ci erano state offerte. Piacenza poi nel quarto parziale ha spinto molto in battuta e noi di conseguenza abbiamo fatto fatica in ricezione e attacco. Pur non potendo avere Sabbi tra i titolari siamo riuscita a giocarcela alla pari, a parte gli errori abbiamo giocato bene, con un’ottima fase break. L’attacco ha un po’ perso di efficacia a causa della mancanza di Sabbi”.
Per Molfetta è tempo di ripensare al campionato. Domenica al PalaPoli arriva Verona. E sarà ancora un match infuocatissimo.