Due punti ed emozioni sotto l’albero. La Caloni Agnelli passa a Mondovì e lo fa nell’ormai tradizionale maniera ovvero vincendo quella che è stata in tutto e per tutto una nuova battaglia.

Altra esaltazione dell’animus pugnandi, incarnato da un Oreste Luppi sontuoso (15 punti, 71%), baluardo di un contro ribaltone che parte appena Hoogendoorn – fuori dal 2-3 del terzo periodo – rimette piede in campo. Da allergia a confidenza il passo sembra più che breve e il tie-break, con un altro sottosopra confezionato (da 6-8 a 10-8), diviene ancora terreno di conquista.

Al PalaManera la prima novità è di ordine tattico visto che Graziosi sceglie l’alternanza dei liberi tra De Angelis e
Franzoni, l’approccio di Bergamo è convincente seppur agevolato da una VBC fallosa in tutti i fondamentali (6 errori in battuta di cui 4 consecutivi nella fase finale e 15% di ricezioni perfette). Non è un caso se il solo vantaggio, effimero, di Mondovi si materializzi sul 17-16 per poi venire soffocato più volte dal + 3 rossoblu che resta fino al termine quando Bolla – il vice Paoletti – spara out la palla del 22-25.
L’Olimpia continua a restare sul pezzo, nonostante la qualità del gioco complessivo continui a restare sotto gli standard a favore del classico elastico. Bergamo, infatti, si porta 11-6 poi subisce il break (0-5) che
vale la parità poi si porta a + 2 ma incassa uno 0-4 (doppio ace Parusso 20-18). Ricezione in tilt sul più bello (dentro Innocenti per Cavuto), attacco morbido e 24-21 interno che però diviene soltanto il primo passo verso un testa a testa entusiasmante: un’invasione con brivido (contatto Hoogendoorn-Cattaneo, l’olandese resta a terra poi si rialza) vale il 24-24 poi nel valzer – che si rivelerà dei rimpianti – la spunta VBC grazie ad un’invasione di Cavuto. Momento-chiave alla ripartenza: sul 3-2, Hoogendoorn alza bandiera bianca (problema al ginocchio), al suo posto Carminati. E senza l’elemento-chiave la Caloni Agnelli subisce il contraccolpo, andando sotto 13-7 con due muri consecutivi subiti. Tempo di riassestarsi però e, mattone dopo mattone, la matricola prima resta nelle code poi – con Innocenti per Cavuto e Cioffi per Erati – risale fino al – 1 (24-23 muro di Luppi su Cattaneo) anche se stavolta deve abortire l’operazione-aggancio.
Nel quarto parziale Luppi si erge a capitano con la C maiuscola e, con il beneficio del rientro di Hoogendoorn, Bergamo tiene botta e deve ringraziare tanto il martello quanto, in particolare, il centrale che tra muri e primi tempi vincenti (75% in attacco) prima manda avanti i suoi e poi tiene a distanza Mondovì, incatenata a qualche difficoltà di troppo in ricezione con il giovane Cattaneo. E il pass per il tie-break lo serve un’invasione proprio dei padroni di casa. Naturale che un match di sportellate, uscite di strada e rientri mantenesse fede al canovaccio anche in vista del rush. I piemontesi mettono la freccia (8-6 Manassero), poi si scatena Cavuto che estrae dal cilindro un pallonetto chirurgico (8-9) poi firma il 9-11. Lo strappo, giusto cosi, lo infligge Luppi con un ace che muore all’incrocio delle righe mentre il punto esclamativo porrta la firma di Cioffi.

Il commento di Oreste Cavuto: “Una partita molto tirata, e volevamo portare a casa la vittoria perché ci serviva per la classifica e per chiudere bene questo 2016. Come tutte le vittorie che sono arrivate fino ad oggi c’è stata la squadra a fare un grande lavoro, quindi ora ci godiamo la vittoria e andiamo avanti per la nostra strada”.

MONDOVI-BERGAMO 2-3 (22-25 29-27 25-23 22-25 11-15)

Vbc: Menardo 2, Picco 16, Cortellazzi 6, Manassero 18, Parusso 10, Bolla 20, Prandi (L), Cattaneo 6, Perla. Non entrati: Turco, Miola e Garelli. All. Barisciani

Caloni Agnelli: Pierotti 9, Luppi 15, Hoogendoorn 18, Cavuto 14, Erati 6, Jovanovic 5, De Angelis (L), Franzoni (L), Innocenti 2, Marsili 1, Cioffi 5, Carminati 3. Non entrato: Gamba. All. Graziosi

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