La Caloni Agnelli Bergamo passa 3-2 al PalaManera e guadagna un punto su Mondovì nella rincorsa al quinto posto del Girone Blu alla fine della prima parte di campionato, ma la vera sorpresa della giornata arriva da Brescia dove Reggio Emilia, con il 3-0 inflitto alla Centrale del Latte, torna prepotentemente in corsa per la salvezza diretta. La classifica, a cinque giornate dal termine è complicatissima per tutti: con Spoleto solitaria a quota 28 punti, dietro abbiamo Civita Castellana, Brescia, Mondovì, Reggio Emilia e Bergamo racchiuse in soli 4 punti. Sarà un finale incandescente.

Venendo alla partita contro Bergamo, l’allenatore monregalese dopo l’amara sconfitta di Montecchio Maggiore aveva chiesto ai suoi uomini una reazione psicologica. Che c’è stata. E’ mancata la vittoria, ma il VBC ha lottato fino all’ultima palla contro la Caloni Agnelli, squadra tutt’altro che facile da battere. Peccato solo quel primo set, nel quale gli avversari hanno tratto beneficio dai 14 errori punto commessi dai biancoblu. Errori che, di fatto, sono risultati decisivi nell’esito del parziale, nonostante un inizio sfavillante di match per Davide Manassero capace di mettere a terra 6 palle su 8 in attacco. Dal secondo set in poi le squadre si sono confrontate a viso aperto e ne è scaturita una partita combattuta, a tratti anche tecnicamente interessante. In match così equilibrati qual è stato quello contro la Caloni Agnelli, l’assenza di una mano pesante in attacco nei momenti caldi si fa sentire, ma Mauro Barisciani dopo aver perso quasi un mese fa per infortunio Matteo Paoletti tecnicamente ha imparato a far di necessità virtù: l’allenatore era alla ricerca più del carattere dei suoi uomini rispetto preziosismi tecnici. Alla fine, pur non centrando la vittoria, il coach si è detto abbastanza soddisfatto: “Stasera proviamo a vedere il bicchiere mezzo pieno”. Il premio di Mvp in maglia biancoblu al libero Massimiliano Prandi, autore di grandi difese che nel ruolo fanno la differenza. Buona la prova offerta da Edoardo Picco (65% in attacco e 5 muri).

LA PARTITA IN PILLOLE. Partita che inizia in equilibrio. Il VBC trova il break sull’8-6, ha la possibilità di andare a +3, ma il muro su Bolla ingrippa il meccanismo della macchina monregalese e, come spesso succede, dall’eventuale 9-6 Bergamo ribalta la situazione e passa a condurre 8-10 costringendo Barisciani al time out. Alla ripresa altro punto Caloni, poi i biancoblu rimontano a -1 (12-13) con un muro di Parusso. I lombardi scappano ancora (12-15), ma sono ripresi a 15 su attacco di Manassero. Parusso riporta avanti Mondovì (17-16) ed è Graziosi a chiamare time out. Efficace, perché due errori dei piemontesi (Picco e Bolla) lanciano Bergamo sul 19-22. Manassero riaccende le speranze dei suoi (22-23), spente dall’errore di Bolla che consegna il set agli avversari. Le statistiche premiano il VBC in attacco (40% contro 36%), ma pesano come un macigno i 14 errori commessi.

Mondovì parte male nel secondo, soccombendo 5-9: Barisciani richiama in panchina Menardo, in forte difficoltà, ed inserisce Cattaneo. Bergamo allunga (6-11), ma nel turno in battuta di Cattaneo i monregalesi si fanno sotto (10-11) con conseguente time out di Graziosi. Squadre a stretto contatto fino a quota18, poi arriva l’ace di Parusso del +2 piemontese. Set ball su due belle azioni di Picco (80% in attacco nel parziale), ma Bergamo non ci sta e con un attacco di Hoogendoorn e l’invasione fischiata a Cattaneo impatta a 24. Nell’azione il ligure si scontra con l’olandese che s’infortuna leggermente, ma resta in campo. Un’altra invasione, stavolta di marca bergamasca, decide il set.

Nel terzo, dopo solo due scambi, l’allenatore della Caloni richiama in panchina Hoogendoorn per dar spazio a Carminati. Break monregalese sul 10-7 (Manassero, primo tempo di Picco), cui segue l’errore di marca orobica per l’11-7 VBC. Arriva anche il doppio muro di Picco che vale il 13-7. Time out Bergamo, che poi rimonta fino ad arrivare a -1 (20-19, Cioffi) costringendo Barisciani a fermare il gioco. Mondovì torna a correre grazie al fallo di seconda linea fischiato a Carminati (22-19), si ritrova col fiato sul collo quando Cortellazzi è murato, ma alla fine chiude 25-23. Set nel quale girano bene quasi tutti i reparti: 4 palle attaccate a testa e 75%  per i due centrali e Bolla che attacca al 60% (3 su 5). Solo le due bande faticano di più (33%).

Quarto parziale nel quale Mondovì va sul 3-0 approfittando del cartellino rosso inflitto a Jovanovic, poi i lombardi piazzano un micidiale 8-1 doppiando gli avversari sul punteggio di 4-8. Il VBC torna sotto (7-8) e trova il vantaggio (17-16)  grazie a due punti consecutivi di Manassero. L’ace di Cavuto ed il muro di Pierotti su Bolla tornano a far volare Bergamo (18-21), che chiude sull’invasione fischiata a Cortellazzi.

Tie break in avvio favorevole per i padroni di casa, che trovano il doppio vantaggio (7-5) con Manassero, ma saranno gli uomini di Graziosi a portare a casa i 2 punti grazie ad un parziale secco di 9-3: ace di Cavuto e parità a 8, fallo in palleggio di Cortellazzi (8-10), ace di Luppi (9-12) e attacco di Hoogendoorn (9-13). Il set si chiude 11-15 su attacco di Cioffi.

IL COMMENTO DELL’ALLENATORE. “Di questa gara buttiamo solo via il risultato – dice Mauro Barisciani – ci serviva una buona prestazione sui nervi e l’abbiamo tirata fuori. In certi momenti non siamo neanche stati troppo fortunati, ma va detto che Bergamo ha disputato una gran partita, soprattutto in difesa. Noi andiamo ancora un po’ a corrente alternata, ma stiamo pian piano recuperando, anche se non è facile dopo quel che abbiamo passato nell’ultimo mese”.

IL RECORD DEL CAPITANO. Emiliano Cortellazzi, con i tre odierni, ha raggiunto quota 100 muri in carriera in serie A.

COPPA ITALIA. Giovedì sera (ore 20,30) si torna in campo per la semifinale di Coppa Italia. Al PalaManera arriva la Emma Villas Siena: la vincente andrà in Finale, che si disputerà a Casalecchio di Reno (BO) domenica 29 gennaio 2017 contro la squadra che la spunterà tra Tuscania e Civita Castellana.
UFFICIO STAMPA VBC MONDOVI’

Nella foto di Marcella Capellino: Matteo Bolla passa sopra il muro di Cavuto