Non è vero che le sconfitte sono tutte uguali, alcune bruciano di meno, altre di più. Quella subita ieri dall’Altotevere, senza negare i meriti di un avversario ordinato e in periodo di grazia, brucia molto di più rispetto ad altre perché giocatori, staff e società pensavano che dal match contro i pugliesi si sarebbe potuto cambiare il trend negativo delle ultime settimane. Nei primi due set, a parte la fase d’equilibrio iniziale, Molfetta ha sempre tenuto in mano il pallino del gioco e solo nella terza frazione l’Altotevere è stata avanti nel punteggio, ha avuto anche alcune palle set ma poi ha ceduto le armi. Nelle parole dell’allenatore Paolo Montagnani c’è tutta la delusione per il mancato risultato:”Subito dopo la fine della gara ho parlato delle insicurezze della squadra, dovute al momento negativo, poi ci sono i limiti tecnici. Purtroppo non abbiamo gestito al meglio le emozioni, avremmo dovuto affrontare Molfetta in tutt’altro modo, come avevamo chiesto ai giocatori. Nel terzo set, anche se abbiamo continuato a non giocare al meglio, anche se qualcuno s’è preso maggiori responsabilità in attacco e battuta. C’è anche da dire che Maric ha avuto la riacutizzazione di un problema fisico accusato in mattinata e sono stato costretto a toglierlo e che Randazzo non era al top della condizione. C’è da riflettere molto su questo insuccesso perché, durante la sosta, avevamo fatto tanto buon lavoro tecnico ma s’è notato che man mano che ci si avvicina alla gara si affievoliscono le sicurezze ed aumentano le insicurezze. Il lavoro va avanti normalmente perché per me la parola mollare non esiste”.
Già domattina Corvetta e compagni torneranno in palestra per la preparazione del prossimo incontro che si giocherà sabato prossimo alle 17,30 in anticipo televisivo contro la CMC Ravenna al palafiera di Forlì.
Altotevere Pallavolo
Ufficio stampa
Stefano Signorelli