La più brutta Cmc della stagione lascia campo libero (0-3) ad un Vero Volley che continua invece il suo periodo positivo (4 vittorie nelle ultime 5 uscite, sconfitta solo contro Modena) e risale in classifica. Questa volta, però, sono i demeriti di una pessima Cmc a superare i meriti di un Vero Volley che ha avuto grandi sprazzi di Padura Diaz ma un rendimento più consolidato di Galliani e Gotsev. Poco, quasi nulla da salvare in campo ravennate. Praticamente il solo Cester, con coach Kantor che ha finito il match sconsolato, anche perché la prova dei suoi è stata ingiustificabile ed improvvisa. Cronaca: Avvio fulmineo degli ospiti che con uno 0-4 rapidissimo costringono Kantor ad un time-out che si rivela comunque taumaturgico perché la Cmc restituisce il break e va sul 4-4. Quando Mengozzi piazza due muri ravvicinati i romagnoli vanno avanti (12-10), poi allungano con Cebulj e Renan (17-13). Un allungo di Padura Diaz (servizio e seconda linea) riportano però Monza in parità (18-18) e poi avanti con due errori di Cebulj (21-23) che spingono il Vero Volley al successo in un set a dir poco disastroso per i ricettori di casa (43% Zappoli, 29% Bari, 14% Cebulj). Secondo parziale con Koumentakis per Zappoli: Ravenna scappa con Cester in evidenza (9-6), poi però la Cmc ricade nelle solite difficoltà (cala Renan), Monza ne approfitta (16-18) e va a chiudere al secondo set-ball con Padura Diaz. Ravenna ha il morale sotto i tacchi e la Vero Volley va avanti anche nel terzo set pur non facendo nulla di speciale (2-9). Jovovic si infortuna alla caviglia ed entra Tiberti. Sono gli ingressi di Gabriele e soprattutto di Jeliazkov a dare un ultimo sussulto ad una Cmc che rimonta 5 punti ed arriva sul 18-20 ma poi alza definitivamente bandiera bianca.

IL DOPO PARTITA

Waldo Kantor: “Abbiamo sbagliato totalmente l’approccio alla partita e poi non abbiamo mai giocato con l’intensità e la mentalità giusta. Quando sei avanti di 4 o 5 punti in casa non puoi perdere il set. Ci può stare una ricezione sbagliata, un attacco che finisce fuori di poco, ma siamo stati troppo fallosi in tutti i fondamentali. Siamo partiti male in ricezione calando poi in attacco”.

Oreste Vacondio: ““Io penso che in campo, al di là della qualità dei giocatori, si veda il salto di qualità dal punto di vista agonistico. Ora siamo in grado di tenere un ritmo qualitativo e quantitativo molto alto e questo alla lunga fa pesare alle squadre avversarie la nostra costanza. Le undici sconfitte consecutive hanno temprato il carattere dei miei giocatori, ci hanno formato per crescere, e credo che la pallavolo che stiamo giocando in questo momento sia la prova che stiamo lavorando bene e che in futuro potremo divertirci”.