Ci capita di sentirci dire, giocando in trasferta, cosa è, oppure dove si trova Tuscania; ce ne rammarichiamo nel constatare tanta disconoscenza in particolare geografica e spieghiamo con molta cortesia la nostra provenienza e le peculiarità della storia della nostra città che si perde nel tempo: dagli Etruschi ai Romani e poi passando per il Medio Evo sino ai giorni nostri. Perché questo preambolo, semplicemente per spiegare che in questa piccola cittadina del Lazio in provincia di Viterbo, ricca di storia e bellezze artistiche esiste una realtà che si chiama Tuscania Volley.
Di questo tutta la città ne va orgogliosa, legando alla squadra il nome di un indimenticabile campione: Paolo Tofoli, attuale coach o se preferite allenatore, che già lo scorso anno ha sposato il progetto Tuscania, raggiungendo al primo colpo la promozione nel campionato cadetto: la Serie A2.
A questo bisogna aggiungere la bravura e competenza del binomio: Angelo Pieri, presidente ed Alessandro Cappelli, vulcanico direttore sportivo. In tanta euforia, l’unico cruccio è il dover giocare al palasport di Montefiascone, in quanto l’impianto sportivo cittadino è stato dichiarato non idoneo al campionato Serie A2; sindaco ed amministrazione comunale si sono impegnati a far tornare la Maury’s Italiana Assicurazioni, quanto prima tra le mura amiche, da parte nostra un bel nodo al fazzoletto lo abbiamo fatto. E’ bello ascoltare in piazza, al supermercato, in farmacia, dal tabaccaio, ma soprattutto al bar Centrale, cuore del tifo bianco blu, come la gente vive questa splendida avventura di una squadra costituita da atleti giovanissimi ( età media 22 anni ).
Siamo andati a cercare uno di loro: il centrale Roberto Festi, 20 anni per 203 cm di altezza, nativo nella piccola frazione di Por in provincia di Trento, come lui stesso ci ha specificato. Gli chiediamo di presentarsi ai tifosi e raccontarci come è giunto a vestire la maglia del Tuscania. Il suo racconto parte da lontano, da quando aveva 14 anni e venne indirizzato alla pallavolo da un carissimo amico di famiglia: Michele Perri, oggi scomparso che ricorda con tanto affetto e gratitudine. A Trento fa tutta la trafila nelle giovanili, mettendo in mostra le sue doti e le sue capacità in un ruolo: centrale, molto difficile. Lo scorso anno di comune accordo con la società, per completare il suo aspetto di crescita e fare esperienza va a Corigliano dove si ritaglia un cospicuo minutaggio di gioco che gli consente di mettersi in evidenza e farsi notare dai dirigenti del Tuscania che lo portano a vestire la casacca bianco blu. Lo incalziamo spesso durante il discorso, in quanto molto timido e gli facciamo notare come sia partito alla grande nel campionato e figuri al secondo posto nella graduatoria di rendimento che ci fornisce la Lega. Ci risponde che deve ancora dimostrare tanto e questi primi risultati sono il frutto di un impegno quotidiano e di una gran voglia di fare, unita ad una grinta che lo contraddistingue. Poi prosegue parlando dei suoi compagni, con i quali ha allacciato un ottimo rapporto e ci confida che tutta la squadra deve sempre giocare con grinta e cattiveria agonistica contro qualsiasi avversario, senza cali di tensione, per evitare spiacevoli sorprese come successo domenica a Sora e soprattutto all’esordio con Matera. Ci dobbiamo lasciare perché l’ora dell’allenamento incombe, gli chiediamo qualche bel muro stratosferico la prossima domenica per fermare gli uomini di Cantagalli, ci guarda, sorride e se ne va.
Ufficio stampa Tuscania Volley franco costantini
Tuscania 12nov.2014