Per vent’anni massimo rappresentante del Volley Potentino, l’ex presidente Andrea Rinaldelli dal mese di ottobre 2012 si è calato nel ruolo di supporter del sestetto guidato da coach Graziosi. Durante i turni di regular season in serie A2, nella nuova veste di tifoso, il suo cuore biancazzurro ha sofferto con i dirigenti per le sconfitte ed esultato con loro per i passi avanti verso la permanenza nella categoria. Molto legato al suo successore Giuseppe Massera, ora Rinaldelli analizza l’esperienza di Potenza Picena tra i cadetti con la schiettezza che lo ha sempre contraddistinto alla guida della società condotta fino all’approdo nel volley di alto livello. «Non posso che esordire con un mea culpa – le sue prime affermazioni-. Ero convinto che alcuni giocatori in rosa non fossero adatti per questo campionato, ma i fatti mi hanno smentito. Seppur a fasi alterne e con qualche acciacco di troppo, tutti gli atleti nel roster si sono messi in evidenza. Anche il gruppo dei veterani ha dimostrato grande professionalità. Sono convinto che contro Monza i ragazzi offriranno una buona prestazione perché quando partono con i pronostici contro si esaltano e giocano con il cuore, così com’è accaduto ad Avellino». Tra le piacevoli sorprese spiccano gli sforzi organizzativi per garantire maggiore visibilità, non solo mediatica, all’ambiente potentino: «Sono impressionato dal grande lavoro di contorno e dalla progettualità della B-Chem Golden Plast. La cosa che mi rende più felice è la risposta positiva del pubblico. Si tratta di una scommessa vinta e significa che a Potenza Picena hanno compreso l’importanza del percorso compiuto dal Volley Potentino». Su una cosa Rinaldelli non ha mai nutrito alcun dubbio, ovvero sulle ottime capacità del suo successore Giuseppe Massera. «Sapevo che era la persona giusta per ricoprire un ruolo così difficile – commenta l’ex presidente – Si sta comportando molto bene e sono convinto che col tempo saprà imprimere il suo marchio di fabbrica. E’ un amico fraterno e una persona con cui mi confronto volentieri». Oltreché tifoso e appassionato, Rinaldelli si propone come vera e propria coscienza critica del club: «In questa nuova avventura l’ambiente biancazzurro ha un po’ smarrito la percezione di gruppo dilettantistico e non intravedo più quelle prerogative che ci rendevano diversi dalle altre società. Persino i tifosi sembrano contagiati e si lasciano andare a qualche atteggiamento esasperato, quasi calcistico. Forse è lo scotto del salto di categoria, ma è un peccato. Spero inoltre che la dirigenza possa gestire gli inevitabili dualismi tra i giocatori più carismatici». Sempre diretto e mai scontato, il protagonista di vent’anni indimenticabili alle redini del Volley Potentino ha appeso al chiodo gli abiti istituzionali senza voltare le spalle alla società.
(In foto Rinaldelli).

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