Dopo quasi tre ore ed un infinito braccio di ferro l’ultimo hurrà è della Calzedonia Verona, che passa al Pala De Andrè al tie-break (2-3) trascinata dal suo opposto Gasparini e da un muro sempre incisivo. La Cmc lotta fino alla fine, con un buon apporto di Tillie in particolare, ma paga le troppe pause che si è concessa nel corso del match. La squadra ravennate, comunque, può e deve crescere progressivamente e trarrà indicazioni preziose anche da questa sconfitta in volata.
Si parte subito con Verona che va avanti con Gasparini (3-5) prima della reazione romagnola (8-7). Ma la Cmc non riesce a mettere in difficoltà la ricezione scaligera e così la Calzedonia ne approfitta per allungare al centro (10-12). Quando sbagliano anche gli ospiti la gara torna in parità (17-17), poi diventa nervosa quando non viene rilevato un netto tocco del muro su Klapwijk ed arrivano le proteste, un giallo e poi un muro (17-19) su Cebulj. Sil 19-22 la strada sembra spianata per Verona, ma due muri consecutivi rilanciano Ravenna prima che Ter Horst e Gasparini regalino il parziale agli ospiti.
Equilibrio all’inizio del secondo set (3-3), poi Klapwijk entra in scena e la Cmc allunga (8-5). Toniutti gestisce molto bene tutti i suoi attaccanti e Ravenna scava il maggior margine del match tra le due squadre (22-18), recuperato da Gasparini e due errori di Tillie, ottimo fino ad allora. White ha la palla del sorpasso ma trova Klapwijk a muro, poi inizia un braccio di ferro risolto dalla mano pesante di Cebulj al terzo set-ball. Nel terzo parziale si scatena la potenza di Gasparini che ribalta letteralmente i giochi in battuta e dalla seconda linea, portando i suoi dal 3-1 al 3-7. Terminata la serie mortifera, la Cmc rialza la testa con Cester e Klapwijk (8-8) ma poi allunga White coadiuvato dalla regia del neo-entrato Blasi (11-16) e Bonitta prova Koumentakis, ma il muro di Verona adesso è invalicabile e la regia di Toniutti più appannata. Gioco facile per la Calzedonia, che dilaga e torna avanti. Quarto set con Giani ed il pubblico ravennate che rigiocano dopo oltre 20 anni Messaggero-Maxicono e battibeccano mentre Ravenna prende vantaggio (12-8). La Calzedonia non molla e, complici un paio di ingenuità di troppo da parte ravennate, sorpassa sul 18-19, poi subisce il ritorno della Cmc. Finale palpitante con Ter Horst che spreca il primo match ball e Klapwijk il possibile sorpasso. Parte una sequenza folle di emozioni e di occasioni sprecate, con la Calzedonia che si vede annullare sette match ball, mentre la Cmc dopo sei occasioni fa centro alla settima con un muro di Cester che scrive la parola fine sul parziale dopo 44 minuti. Il tie-break, però, volta subito la faccia alla Cmc perché Gasparini domina la scena in battuta (3-7) e la Calzedonia può gestire il vantaggio fino alla vittoria finale.
IL DOPO PARTITA
Andrea Giani (allenatore Calzedonia): “Questa squadra sta facendo grandi cose ma può ancora migliorare nella gestione dell’attacco ad esempio. Abbiamo visto diverse squadre e sappiamo di poter raggiungere una buona posizione di classifica, a patto di continuare a lavorare con questo impegno”.
Andrea Bari (libero Cmc): “C’è rammarico, un punto evidentemente non ci basta per quanto speravamo. Complessivamente abbiamo fatto una buona gara ma si è spenta purtroppo la luce nei momenti decisivi”.