Dalla Serie A1 della Sir Safety Perugia è arrivato alla Globo Banca Popolare del Frusinate Sora un trio niente male: il palleggiatore Nicola Daldello, l’opposto Vincenzo Tamburo e il centrale Daniele Tomassetti.
Di loro ci hanno parlato benissimo il Direttore Sportivo Alberico Vitullo e il coach Marco Fenoglio ribadendo più volte che questi tre atleti erano il primo nome delle liste dei diversi ruoli, che hanno condotto insieme un campionato di A2 prima e di A1 poi, di altissimo livello, e che essere riusciti a portarli di nuovo in serie A2 è per Sora un vantaggio molto grande tenendo sempre ben presente la già rodata intesa che c’è tra i tre.

Cosa ne pensano di queste dichiarazioni ce lo siamo fatto spiegare direttamente dagli atleti attraverso un’intervista doppia con Daldello e Tomassetti pronti e determinati per Sora.

“Ringrazio tantissimo il Ds e il coach, – esordisce Daldello. Le loro parole per me sono davvero stimolanti e rappresentano anche una bella responsabilità. Sicuramente io cercavo una squadra, una società e un allenatore di questo tipo, che avessero molta fiducia in me, con la speranza di ripagarla in campo”.

Tomassetti è sulla stessa linea del compagno:

“Sono contentissimo che Sora e l’allenatore mi abbiano voluto nella loro squadra, di sentire queste parole e di capire che realmente credono in me. Sono curioso di conosce meglio coach Fenoglio incontrato purtroppo solo sui campi, e di iniziare anche con lui questa nuova avventura”.

Cosa significa avere in squadra per il terzo anno consecutivo due compagni?

“Ovviamente sono molto contento che ci siano anche Tamburo e Tomassetti – ci dice prontamente il palleggiatore Trevisano. Averli vuol dire già iniziare con un qualcosa in più, con un valore aggiunto, considerando che giocheremo insieme per la terza stagione e che l’intesa già c’è, è solo questione di ripartire”.

Tomassetti gli fa eco ribadendo l’importanza dell’intesa tra i tre:

“Sono felice di ritrovare Daldello e Tamburo con i quali ho trascorso due anni intensi. Tra noi c’è una bella intesa in campo che con dell’altro tempo può solo che migliorare. Avere loro in squadra mi da la sicurezza e la tranquillità necessaria per partire con il piede giusto e sicuramente di farlo con qualche vantaggio in quanto non dovremmo lavorare molto sulla costruzione d’intesa contrariamente a quanto dovremmo fare con il resto del gruppo”.

Hanno fatto bene quindi Vitullo e Fenoglio a puntare e dare fiducia a questo trio?

“Questo lo si potrà dire alla fine del campionato – afferma Nicola. Però nel periodo trascorso con loro mi sono trovato molto bene sia in campo, dove comunque ne sono testimonianza anche i risultati, e sia al di fuori perché Tamburo e Tomassetti sono due ragazzi giusti, tranquilli e disponibili”.

Anche il centrale romano preferisce far parlare il campo sbilanciandosi un pochino:

“Credo di si, ma lo scopriremo solo giocando. Si sa che ogni anno è diverso dall’altro e non è facile ripercorrere la stessa strada. L’obiettivo è comunque quello di ripetere quanto di positivo abbiamo fatto nel campionato di A2 a Perugia e sicuramente, conoscendo i miei due compagni, ce la metteremo tutta per farlo”.

Cosa ti ha fatto scegliere Sora?

Per Daldello tante motivazioni positive:

“A parte aver sentito cosa pensano di me il Ds e il Coch che già da sola è una grande motivazione, so che la società è molto solida e organizzata, che ha voglia di fare bene e ha obiettivi importanti. E questo per me è fondamentale, ossia avere una crescita continua anno per anno. In più tutti quelli che ci sono stati mi hanno sempre parlato bene del club, dell’ambiente e della città, quindi non c’era neanche un motivo per dire di no”.

Tomassetti schiettamente parla di praticità:

“Sinceramente era per me l’offerta più concreta. Con il Ds Vitullo siamo andati subito al sodo senza perderci in chiacchiere. Un fattore positivo è anche la vicinanza di Sora a casa mia, a Latina, anche se per me la distanza non è mai stata un problema avendo scelto questa professione, ma comunque quest’anno ben venga anche la vicinanza”.

Come te la immagini questa nuova avventura?

Per entrambi la parola chiave è il lavoro. Nicola Daldello:

“Con certezza posso solo pensare che di sicuro dobbiamo lavorare parecchio! La squadra è buona però poi quello che conta è come gioca e per farlo bene bisogna lavorare tanto e sodo. So che l’allenatore è uno al quale piace stare molto in palestra e questo è sicuramente un buon punto di partenza”.

Daniele Tomassetti:

“Io non conosco Sora, non ci sono mai stato però chiedendo in giro mi hanno tutti parlato bene della società e della città. Me la immagino in maniera molto positiva con un gruppo tutto nuovo che ha voglia di lavorare e fare bene per raggiungere gli obiettivi”.

Quali sono i tuoi obiettivi personali e i punti di partenza?

Secca e di “squadra” la risposta di Nicola Daldello:

“Di confermare quello che di buono ho fatto in questi ultimi anni e ovviamente di migliorare nelle cose nelle quali posso e voglio ancora farlo, che sicuramente saranno tante. E poi ovviamente gli obiettivi della squadra sono anche i miei soprattutto perché nel mio ruolo, se gioca bene la squadra gioca bene il palleggiatore, se gioca male la squadra lo fa anche il palleggiatore quindi la cosa è sempre molto correlata”.

Anche Tomassetti parla di gruppo:

“Il mio intento personale è quello di far bene sia in campo che fuori, anche se ancora non so se avrò l’opportunità di giocare tanto o poco ma punterò a dei buoni risultati sia per me che per la squadra. L’obiettivo di squadra sarà sicuramente quello di creare un modulo di gioco che ci porti ai risultati”.

Qual’è la storia del tuo soprannome?

Tomassetti racconta la storia della storia:

“Uncino è il nomignolo che il presidente di Perugia, Gino Sirci, mi ha assegnato dopo poco il mio arrivo nel suo club. A lui piace trovare queste soluzioni e lo fa amichevolmente con tutti i ragazzi creando delle vere storie portate avanti da tifosi e speaker. Da sempre io sono conosciuto come Tommy per via del mio cognome e Uncino nel contesto perugino ci stava molto bene perché è legato a degli episodi riguardanti il mio essere giocatore della Sir, però preferirei che restasse tale ossia mi piacerebbe fosse per sempre legato solo a Perugia. A Sora vorrei scrivere un’altra storia e se qualcuno sarà ispirato da un aneddoto giusto tale da ricavarne un nomignolo, sarò contento di portarlo”.

Anche per Dardello è andata allo stesso modo:

“Lupin” è stato il primo nomignolo che ho avuto, di solito mi chiamavano classicamente con delle abbreviazioni del nome e del cognome, ma il presidente Gino Sirci ha creato un precedente anche per me”.

Prima delle fatiche del nuovo campionato dove ti rilasserai?

“Sono già stato in vacanza a Sharm el Sheikh – ci confessa sorridendo Daldello. Il resto dell’estate lo trascorrerò tra Treviso, Bibione e Correggio dove vive la mia fidanzata, tra bech volley, famiglia e amici”.

Tomassetti invece resta in zona:

“Starò prevalentemente a Latina dove vivo. Mi rilasserò sul litorale con gli amici e la famiglia e poi verrò a fare sicuramente più di qualche passeggiata a Sora per cominciare a conoscere la città, l’ambiente e le tante persone che ne fanno parte”.

Carla De Caris – Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora