La Cmc perde al tie-break una battaglia senza esclusione di colpi, in campo ed in parte anche in tribuna, sul terreno dell’Altotevere Città di Castello. I ravennati debbono prendersela con se stessi per la cattiva gestione dei primi due set, regalati in pratica agli umbri. Poi è scattata la rimonta, trascinata da uno strepitoso Cebulj, ma alla fine è stato il centrale azzurro Matteo Piano (addirittura 10 muri per lui) a mettere il punto esclamativo sul tie-break decisivo. Avvio sofferto per la Cmc, con Toniutti che serve Cricca senza esito mentre dall’altra parte i centrali di casa fanno bingo (4-0), Si riscatta Ravenna trascinata dai servizi di Cebulj ed a quota 6 arriva la parità, poi sul 12-13 c’è il primo vantaggio esterno. Inizia un braccio di ferro che vede la Cmc troppo dispersiva ma comunque avanti fino all’ace del 22-21 di Van Walle ed al muro di Piano su Cricca. Dolfo spara fuori il primo set-ball anche se inizialmente Bartolini, e solo lui, vede un tocco del muro, ma poi non fallisce il secondo e la Cmc recrimina per i troppi errori commessi nel primo parziale. Nel secondo set Cebulj suona la carica della riscossa (2-5), poi la qualche errore di troppo in campo umbro e la mano ritrovata di Klapwijk lanciano la Cmc in fuga (8-12) subito bloccata dal muro di casa ed un paio di dormite ravennati (13-12) sugli ace alla camomilla di Rossi. Klapwijk non ci sta e Ravenna riprende margine (15-18) ma si blocca ancora sul più bello con la ricezione che balbetta ed i martelli che non riescono a rimediare. Ringrazia l’Altotevere e si porta incredibilmente 20-19 e poi mantiene il vantaggio fino alla fine con un muro su Cebulj su palla scontata a chiudere i giochi. Ravenna sembra affondare definitivamente all’inizio del terzo set (4-1), poi si riprende e pareggia ma non incide mai a muro e resta così sempre sotto nel punteggio fino a quando Cebulj e un ace di Toniutti producono il sorpasso. La Cmc guadagna due set-ball ed al secondo accade l’incredibile quando i pessimi arbitri fischiano un fallo in battuta a Dolfo salvo poi convertire la decisione in un incredibile doppio, violentando letteralmente il regolamento ed accendendo una polemica tra le due panchine che si prolungherà poi a lungo con un giallo per entrambe. Al secondo set-ball, per fortuna, Cebulj chiude ogni discussione. Terzo set con Ravenna che sfrutta meglio il clima da corrida creatosi e mette in difficoltà la ricezione di casa, con un 4-7 che diventa 4-8 dopo il rosso a Corvetta (molto buona la sua prova) che tira giù la rete dopo l’ennesimo errore di Fromm. Cebulj non si ferma più e Klapwijk torna a dargli man forte per dilagare e chiudere con l’opposto olandese mentre Radici ha messo in campo il sestetto di riserva, Luca Sartoretti incluso. Il tie-break, ovviamente, va via in completo equilibrio, con un match-ball per Ravenna e quattro per l’Altotevere ed alla fine ha un dominatore solo nel centrale azzurro Matteo Piano, che inchioda quattro volte i martelli ospiti portando addirittura a dieci i suoi muri vincenti.