«Da adesso in avanti dobbiamo focalizzare i nostri obiettivi e far sì di arrivare a giocare le partite cruciali nelle migliori condizioni». A ventiquattrore dalla sconfitta casalinga con la Gherardi SVI Città di Castello, il Crazy Diamond Segrate è pronto a riprendere la marcia da dove si era interrotta. Non senza, però, aver prima fatto un’approfondita analisi di quanto accaduto nell’ultimo mese e, in particolare, nelle ultime due gare. Le sconfitte con Club Italia e Città di Castello, infatti, non sono state digerite né dalla società, né dalla squadra, né tanto meno dai tifosi. «Nonostante le difficoltà iniziali legate alle assenze per infortunio e all’approccio timoroso, nella partita con i tifernati dovevamo e potevamo fare di meglio – ha commentato il tecnico dei gialloblù, Daniele Ricci -. Magari il nostro meglio, alla fine, non sarebbe stato comunque sufficiente per portare a casa il risultato pieno, ma ciò non toglie che avremmo dovuto provarci».

Cosa che, invece, non è accaduta?

«Il mio rammarico sta proprio nell’atteggiamento della squadra nel primo set. E’ammissibile che i giocatori possano sbagliare, avere alcune lacune su alcune situazioni di gioco che necessitano di una maggiore intesa… ma non la paura che per tutto il primo parziale con Città di Castello li ha paralizzati perché le partite che ci attendono saranno tutte ad alta tensione. L’assenza di Fabroni e Baranek, che poi si è ben comportato quando è stato chiamato in campo, non può giustificare la prestazione».

Al di là del risultato, c’è stata qualcosa da salvare per il futuro?

«Di sicuro la prestazione di Baranek che, come detto, ha fatto vedere di essere sulla strada del completo recupero, e quella di Spairani che continua a migliorare e spero possa dare il meglio nei momenti top. Insieme con loro ci saranno Fabroni e Russo a guidare in campo i più giovani».

Quali sono gli obiettivi da focalizzare?

«Da adesso in avanti dobbiamo pensare alla Final Four di Coppa Italia nella quale vogliamo fare la miglior figura possibile, visto che pensare di vincerla sarebbe da presuntuosi. E poi ai Play off promozione: salvo infortuni, per quel momento saremo tornati quelli di prima».

Cioè?

«La squadra che, nel girone d’andata, ha messo in mostra la miglior battuta del campionato di A2, un buon livello di ricezione, una distribuzione equilibrata e ha giocato a viso aperto con tutti. Quello che cominceremo a fare sin da domenica prossima, 12 febbraio (diretta Sportitalia2, ore 16), in trasferta a Loreto e poi, il 19 febbraio, nel derby casalingo con Milano».

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Mariella Caruso
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