C’è stato, fin dall’inizio della stagione, un particolare feeling tra Città di Castello e “Totò” Rossini: il libero di Formia, che lascia la città per vivere una nuova esperienza, saluta così società ed amici:
“Un anno fa, proprio in questi giorni, avevo appena concluso l’accordo con la dirigenza di Città di Castello e per me già sembrava un sogno ma, dopo le emozioni vissute quest’anno, tanto lontani dal realizzare un sogno non siamo andati. E’ stata un’esperienza fantastica, difficile da ripetere non solo dal punto di vista tecnico ma soprattutto da quello umano. Proprio l’aspetto familiare non solo della città ma anche della società, curva compresa, ci ha permesso di toglierci delle belle soddisfazioni e di vivere forti emozioni. Voglio ringraziare coach Andrea Radici, che ha puntato forte su di me e mi ha fatto crescere molto tecnicamente e mentalmente: i suoi sorrisi e i suoi abbracci mi hanno dato la forza e la fiducia di credere nei miei mezzi e metterli a disposizione della squadra. Tutto poi è stato più semplice grazie ad un gruppo meraviglioso, fatto di persone vere, dentro e fuori dal campo, e di uno staff tecnico e dirigenziale che non è stato mai formale e sempre disponibile, in primis nelle persone del presidente Ioan e della signora Maria Antonietta e poi di Valdemaro Gustinelli, di Mauro Alcherigi, dell’insostituibile Antonello Cardellini e di tutti gli altri che sarebbe troppo lungo citare. Particolare è stato il rapporto che ho instaurato con i tifosi di Seconda Giovinezza, Eagles e con tutti i ragazzi della curva, la curva più bella d’Italia. Tutti hanno contribuito a far sì che in palestra si respirasse un’atmosfera amichevole e gioiosa. Quando si usciva dal “Pala Ioan” si veniva proiettati in una città la cui vita sociale e sportiva ruota intorno alla pallavolo e tutto era ancora più bello! Proprio da questo punto di vista penso che l’esperienza di Città di Castello sia stata unica: a testimonianza di ciò che dico, ricordo la fantastica serata di “Orgoglio Tifernate”, realizzata nel cuore della città. A queste meravigliose persone, che hanno creduto in me fin dall’inizio e tenevano tanto a noi, spero di aver regalato almeno una piccola parte delle emozioni che loro mi hanno trasmesso. Sono sicuro che sarà un arrivederci, ORGOGLIOSO di avere vestito la maglia biancorossa,
il vostro Totò”

GHERARDI CARTOEDIT SVI
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