Dopo Fefè Garnica, è un altro argentino a prendere in mano l’Edilesse Conad per portarla verso lidi sicuri, ovvero il terzo play-off consecutivo nel campionato di serie A2.
Questo l’obiettivo chiaro e tondo della formazione di coach Hugo Conte, proprio colui che Santiago Orduna, il nuovo regista giallonero, l’ha lanciato nella sua prima avventura in Italia, in quel di Catania.
La stessa città siciliana che ha rappresentato la prima esperienza su una panchina italiana per coach Hugo Conte, pochi mesi dopo il termine della sua immensa carriera da giocatore.
E allora i destini di Conte e Orduna tornano ad incrociarsi, nella città che ha dato i natali al tricolore.
In fondo, entrambi si sentono ormai italiani d’adozione.
“E’ vero, l’Italia mi ha lanciato nella pallavolo che conta – spiega Santi.
E’ cominciato tutto a Catania, ormai 4 anni fa, proprio con coach Conte in panchina.
Posso dire di conoscerlo bene, so come lavora sul campo e nella testa dei giocatori, penso che tutti se ne stiano accorgendo in questi primi giorni.
Sono fiducioso e tranquillo, con queste basi si può andare lontano”.
Che impressione ti hanno fatto i tuoi nuovi compagni?
“Mi sembra un buon gruppo, le qualità dei singoli credo siano indiscutibili.
Abbiamo ragazzi che vengono da tante stagioni da titolari in serie A, ma aspettiamo a fare promesse ai tifosi. Prima, cominciamo a dimostrare sul campo la nostra forza”.
Che tipo di giocatore è Santiago Orduna?
“Sono un palleggiatore dal gioco veloce, mi piace molto spingere e giocare i primi tempi.
Poi sono uno che gioca col cuore, per la mia squadra voglio sempre dare tutto, dalla prima all’ultima tappa.
Ed ora questo cuore lo metterò a disposizione per l’Edilesse Conad”.