In occasione della conferenza stampa di presentazione del nuovo arrivato in casa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora, importantissime sono state le dichiarazioni sia da parte del vertice societario dell’Argos Volley che dello schiacciatore bulgaro Valentin Bratoev.
Il Direttore Generale Alberico Vitullo ha aperto la kermesse rivolgendo un affettuoso saluto e spiegando le motivazione della separazione consensuale con Daivison Ferreira da Silva.
“La prima cosa in assoluto che voglio fare è salutare, a nome di tuta la società e della squadra, Dedè. Come avrete potuto leggere dai nostri comunicati, abbiamo consensualmente risolto il contratto tra le parti in modo totalmente pacificamente, come si fa nelle migliori famiglie, tra persone serie quale è Dedè e quale è la nostra società. Daivison Ferreira da Silva è un professionista vero: già dalla scorsa settimana sapeva della risoluzione del suo rapporto lavorativo e domenica al PalaGlobo è sceso comunque in campo giocando una delle sue migliori partite, prendendo meritatamente l’ultimo applauso della tifoseria locale. La motivazione di questo cambiamento è sicuramente da rintracciarsi in una colpa divisa al 50% tra giocatore e società: Dedè non si è mai ambientato, e noi avevamo visto in lui doti tecniche che forse non ha o che forse sono state pregiudicate dal non adattamento al luogo, al campo, ai compagni e al gioco. Ci tenevo personalmente a salutare Dedè perché nell’ambiente della pallavolo è una mosca bianca, oltre a essere una atleta serio sul lato personale è ineccepibile”.
Passando all’argomento del giorno:
“Valentin Bratoev è uno di noi! Da oggi entra a far parte della rosa della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora e fatto questo passo, la cosa che ci interessa di più è che diventi al più presto un nostro tesserato per poterlo vedere in campo. Da qualche giorno abbiamo espletato tutte le pratiche burocratiche facendo veramente una corsa contro il tempo guidata dal nostro efficientissimo team manager Adi Lami e stiamo aspettando il via libera da parte della Federazione e della CEV (Confédération Européenne de Volleyball). Il suo nome era già nell’aria da parecchi giorni, ci stavamo lavorando da qualche mese e lui era il primo nome della nostra lista. Di Valentin ci ha convinti soprattutto l’età, è un classe ’87 e senza ombra di dubbio e senza mezzi termini, penso sia uno dei giovani più interessanti sul panorama europeo e sbilanciandomi, anche su quello mondiale. Fa parte di una nazionale importante, quella della Bulgaria ed è molto apprezzato dall’allenatore Stoycev che nello scorso anno non gli ha dato tregua, quando Valentin aveva un giorno di riposo il coach lo metteva sotto alla spara-palloni per sviluppare il fondamentale della ricezione. È un ragazzo votato all’attacco e la sua arma migliore è la battuta, ma a Sora non è venuto solo per battere, ma per fare altre cose. Quando il suo procuratore mi ha dato l’ok e l’ho chiamato al telefono per la prima volta, lui mi disse – in Italia non ci vorrei tornare perché lì il mio percorso è stato fallimentare! A Massa ho giocato bene ma la squadra è retrocessa; a Trento ho vinto tutto quello che c’era da vincere scudetto, coppa del mondo, champions, ma ho giocato poco; quest’anno ero andato con tutte le mie belle carte da mostrare a Vibo sapendo di dover fare il terzo martello ma non ho trovato spazio e me ne sono tornato in Bulgaria. Io gli ho risposto solamente: facciamo un anno insieme, torna a giocare in A2 e insieme andiamo e facciamo l’A1. Con questo acquisto l’Argos Volley vuole dimostrare a tutti i sorani e non che ci sono vicini in modo incredibile, che si vuole puntare in alto. Quanto in alto non si sa, però non ci poniamo limiti. In sede di trattativa io sono stato molto chiaro con Valentin e lui con me e abbiamo sicuramente gli stessi obiettivi della società: fare bene, arrivare in alto e non porsi freni, nemmeno alla fantasia. Non è importante guardare avanti, ma guardare oltre”.
Gino Giannetti è concorde con quanto detto dal suo Direttore Generale e ribadisce il concetto amplificandolo.
“Siamo estremamente felici di avere Valentin a Sora e voglio sinceramente ringraziare tutte le persone che hanno lavorato affinché questo suo arrivo diventasse realtà, tutte quelle persone che hanno speso delle buone parola per noi, per la nostra società e per il nostro territorio, che ci hanno fatto davvero inorgoglire. Adesso siamo una squadra migliore perché abbiamo messo il pezzo migliore nel settore dove ritenevamo di essere più carenti rispetto alle aspettative. Ora il roster è estremamente completo e lungo tanto da permetterci di fare davvero bene. Dato che non vogliamo che nessuno abbia alcun dubbio, noi quest’anno vogliamo salire e questo lo dico dopo aver visto la nostra squadra domenica giocare e vincere in quel modo, con quelle reazioni contro un team come quello di Santa Croce. Sicuramente dovremo vedere e vedercela anche con altre squadre e società, ma al momento sono estremamente fiducioso. Faccio un grande in bocca al lupo a Valentin con la certezza che il nostro territorio lo abbraccerà e lo seguirà molto, come del resto sta facendo con tutta la squadra riempiendo ogni domenica il PalaGlobo e dandoci settimanalmente la tranquillità di poter lavorare al meglio”.
Tra gli applausi dei presenti, è il turno di Valentin Bratoev che fa le sue prime dichiarazioni da sorano anche se a Sora ancora non ci è neanche arrivato perché in arrivo dall’aeroporto si è fermato direttamente nei locali della Globo s.p.a..
“Sono felicissimo di aver accettato la proposta di Sora e di essere qui a giocare per voi. Devo dirvi però che prima di dire di si, ho parlato e mi sono fatto consigliare dal General Manager di Trento, Giuseppe Cormio, che io stimo tantissimo e di cui mi fido ciecamente, che mi ha detto innanzitutto che Sora è un’ottima società e sotto questo punto di vista non avrei avuto mai di che preoccuparmi, e che per me come atleta poteva essere un’ottima soluzione perché sono giovane e qui posso trovare spazio per giocare. Dopo l’esperienza in Italia e soprattutto dopo quello che è successo a Vibo, ero tanto triste e avevo deciso di non tornare più a giocare in Italia, anche se è il sogno di ogni pallavolista straniero, e di andare chissà dove solo per soldi. Poi mi sono confidato con mio fratello gemello Georgi che mi ha detto – hai iniziato quest’anno in Italia ed è giusto che lo finisci lì. Se vuoi andare in altri paesi per soldi fai come vuoi, ma secondo me è importante giocare in un campionato forte come questo anche in previsioni delle Olimpiadi. Da quel momento non ho avuto più dubbi, la tristezza è andata via e ha lasciato spazio alla mia voglia di dimostrare che giocatore sono e di raggiungere tutti gli obiettivi comuni”.
Carla De Caris – Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora
Foto di Mirko Saccucci