Caffè Aiello Corigliano-Edilesse Conad Reggio Emilia 3-0 (25-19, 25-20, 34-32)
Caffè Aiello Corigliano: Spescha 17, Galic 16, Dutto ne, De Giorgi, Santucci, Casciaro ne, Tomasello 8, Kindgard 1, Muccio, Padura Diaz 14, Sperandio 9, Viva (L), Edgar 2. All. Nacci
Edilesse Conad Reggio Emilia: Luppi 11, Bigarelli, Orduna, Tondo, Dall’Olio, Goi (2° L) ne, Inserra 5, Rigoni 2, Ippolito 3, Moreno 16, Gallotta 11, Peli (L). All. Conte
Arbitri: Astengo e Andreoni
Durata: 25’, 26’, 40’. Tot. 1h31’
Note Corigliano: attacco 45%, ricezione 67%, ace 4, service error 11, muri 18.
Note Reggio Emilia: attacco 43%, ricezione 68%, ace 0, service error 6, muri 7.

Non basta Alex Moreno, per regalare all’Edilesse Conad i primi punti stagionali.
Esce sconfitta per 3-0 dalla trasferta di Corigliano, la formazione di coach Hugo Conte, al termine di una gara nella quale Gallotta e compagni hanno lottato, specialmente nel terzo set, punto a punto con una Caffè Aiello più brava a gestire i momenti decisivi, in particolare modo in un terzo set nel quale i gialloneri hanno avuto a disposizione diverse palle set per prolungare la sfida al quarto set.
E’ andata male quindi nella prima in maglia Edilesse Conad di Alexander Moreno Quejada, il nuovo opposto colombiano arrivato direttamente a Corigliano con un volo da Bogotà, per provare a dare subito una mano importante alla sua nuova squadra.
Sedici punti in tre set, 1 muro vincente, il 42% in attacco (anche se con 9 muri subiti) e tanta personalità per una buona prestazione, come quella di Oreste Luppi (11 punti con il 58% in attacco e 4 muri vincenti) che alla fine risulterà probabilmente il migliore dei gialloneri.
Per il resto, ancora tanta sofferenza per una Edilesse Conad che ha patito tremendamente il muro dei calabresi (18 vincenti in 3 set, un’enormità) e che colleziona così il quarto ko nelle prime quattro gare di un avvio di campionato tremendamente in salita.
Eppure, l’inizio del match era stato abbastanza positivo per i gialloneri, con Conte che schiera subito Moreno in diagonale con Orduna, confermando le solite coppie Gallotta-Ippolito in banda e Luppi-Inserra al centro, con Peli libero.
La risposta di Corigliano è affidata a Kindgard-Padura Diaz, Spescha-Galic (che faranno la differenza), Tomasello-Sperandio e Viva libero.
I padroni di casa fuggono subito sull’8-4 della prima pausa tecnica, ma la risposta di Luppi a muro e il buon apporto in attacco di Inserra e dello stesso Moreno significano aggancio sul 9 pari ed equilibrio costante sino al 15-16 in favore dell’Edilesse Conad al secondo stop.
Poi, sul 18-17, il break che decide il parziale con Corigliano che vola sino al 22-17 e chiude senza troppi problemi sino al 25-19 finale, con Ippolito e la “Bomba” che cominciano a faticare in attacco.
L’avvio del secondo set è shock: 5-0 Corigliano, o se preferite 7-1.
Diventa durissima cambiare l’inerzia del match, ci prova Conte giocandosi la carta Rigoni al posto di Ippolito (e sarà così anche per il terzo set).
L’Edilesse Conad torna sino al -3 sull’11-8, finisce di nuovo sotto di 6 sul 19-13, prima di aggrapparsi a Luppi per il nuovo -3 sul 22-19.
Speranze vane, cancellate dall’ex Padura Diaz e dal 25-20 che porta Corigliano sul 2-0.
Il terzo set è battaglia vera, quella dove Gallotta e compagni dimostrano di volerci provare sino in fondo.
Avvio lampo: 2-6 giallonero, che diventa 5-8 alla prima pausa tecnica.
Sono Galic e Spescha a ricucire sino al 10 pari, con Corigliano che prova a scappare sul 17-15, ma viene agganciata e superata da una Edilesse Conad che, prima sul 20-22, poi sul 22-24, sembra davvero potercela fare a portare a casa il parziale.
Corigliano si salva in qualche modo e trova la parità sul 24-24 e il sorpasso sul 25-24, ma i gialloneri tornano avanti con Moreno sul 26-27 collezionando altre quattro occasioni per chiudere, senza riuscirci.
E allora è Corigliano a chiudere 34-32 per il 3-0 finale che rimanda tutto a domenica prossima.
Quando al Pala Bigi arriverà una diretta rivale come Atripalda, e quella dovrà essere la grande occasione per cominciare a muovere la classifica.