Si va avanti, per continuare in un progetto a lunga scadenza cominciato in quel dicembre 2006, quando Marco Bonitta e la Pallavolo Cavriaghese si erano incontrati per la prima volta.
Ora, dopo oltre 4 anni inframezzati da una “lontananza” di oltre due anni, il tecnico ravennate e la società di via Pianella dicono di nuovo “sì”.
“Sì” a proseguire un matrimonio bellissimo, che ha regalato al club di patron Giulio Bertaccini le più grandi soddisfazioni della propria storia.
Con il tecnico campione del mondo, l’Edilesse Conad si appresterà il prossimo autunno a disputare il suo quinto campionato di serie A2, il quarto consecutivo.
E coach Bonitta è stato protagonista di tutte queste annate, eccezion fatta per quella 2008/09, migliorando la posizione di classifica dei gialloneri, anno dopo anno.
Nella stagione 2011/2012, l’obiettivo è crescere ancora, sin dove lo dirà il campo.
“Sono felicissimo di poter dare continuità a questo progetto tecnico, al quale abbiamo dato il via oltre 4 anni fa.
Al termine di quel campionato il rapporto s’interruppe perché per Marco era impossibile dire di no alla possibilità di partecipare alle Olimpiadi di Pechino sulla panchina della nazionale femminile polacca, ma ci siamo ritrovati nel dicembre 2009 con enorme soddisfazione di entrambe le parti.
Abbiamo avuto modo, terminata la stagione, di fare assieme tutte le valutazioni del caso, per migliorare in ogni aspetto del lavoro, e ci siamo trovati in totale sinergia col tecnico per crescere ancora assieme.
Con Marco c’è grande stima reciproca, riteniamo che l’anno prossimo ci si possa togliere ancor più soddisfazioni, per i tifosi, gli sponsor e la società stessa”.
MARCO BONITTA
“L’amaro in bocca per il finale di stagione, lascia già spazio alla voglia di rivincita per l’annata che andremo ad affrontare assieme.
Abbiamo fatto un’attenta disamina di tutto quel che è successo nel corso dell’ultimo anno, confrontandoci con la società in maniera molto matura.
L’obiettivo è migliorare il 7° posto finale in regular season, per fare questo bisognerà migliorare nel collante motivazionale, lavorando sempre più in sinergia tra squadra e società”.
Uno dei matrimoni più lunghi della tua carriera.
“E’ vero, anche se le prime due stagioni sono state a metà, solo a Bergamo e con la Nazionale italiana sono rimasto per tanti anni.
Con questi dirigenti c’è un rapporto umano solido e vero, anche se questo deve rimanere al di là del discorso professionale, perché ad un allenatore è giusto che venga chiesto di raggiungere un determinato obiettivo, punto e basta.
Ho cominciato l’avventura su questa panchina con una retrocessione amarissima, lavata dalla salvezza e dal contemporaneo play-off conquistati nell’aprile 2010.
L’ultima stagione mi ha lasciato un pò d’amaro in bocca per il finale, ma c’è anche da dire che abbiamo lavorato bene per tanti mesi, rimanendo sempre lontanissimi dalla zona-pericolo.
Adesso si tratta di fare un altro salto di qualità in tutti i sensi, e mi ci metto in mezzo anch’io.
Sì, perché mi reputo un novizio, in fondo la stagione 2010/2011 è stata la prima intera alla guida di una squadra maschile e ci sta che anch’io abbia peccato di inesperienza.
Ora con Paolo (Buglione, il ds, ndr) inizieremo a ragionare sulla squadra, partendo da tre punti fermi: Ippolito, Inserra e Peli, che sono tutti sotto contratto.
L’idea iniziale era quella di ripartire da una base ben più larga, ma l’uscita repentina dai play-off ci ha un pò bloccati in questo senso.
Vedremo, di certo cercheremo di costruire una Edilesse Conad che vi faccia divertire”.