Da giorni la domanda che si pongono in molti è una sola: ma cosa sta succedendo alla Globo Banca Popolare del Frusinate Sora? Ovviamente una risposta secca non c’è ma è racchiusa in un’argomentazione più ampia che al suo interno presenta tutti i fattori scatenanti del quesito. Per questo, data anche la complessità dell’argomento, abbiamo chiesto al Direttore Generale dell’Argos Volley, Alberico Vitullo, di analizzare per gradi tutti i fattori e le loro conseguenze per poter arrivare alla tanto agognata risposta.
È innegabile che la situazione attuale della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora sia davvero difficile e che la squadra stia attraversando un momento buio, come si è arrivati a questa quinta sconfitta consecutiva?
“Di tutte le cinque partite perse quella che brucia sicuramente di più è proprio l’ultima contro il Club Italia che però purtroppo nel gioco della pallavolo può succedere perché non esistono pareggi, o si vince o si perde. Dalla disamina di questi cinque match negativi, con Padova e Ravenna le sconfitte ci potevano anche essere considerando la qualità delle due squadre; erano due partite sulla carta difficilissime, e lo sono state anche nella realtà, dove sicuramente avremmo avuto delle difficoltà anche con la squadra al completo. A Isernia, che poi è stata la prima partita persa dopo i 3 punti conquistati in casa con Che Banca! Milano, al Pala Fraraccio siamo andati decimati, c’erano più ragazzi sugli spalti che in campo. Senza nulla togliere ovviamente alla bella prestazione di Isernia che dopo questo match ha inanellato 5 vittorie consecutive e questo la dice lunga sul momento della squadra pentra. Quelle che invece sono del tutto fuori dalla norma sono le due sconfitte con Perugia e Roma nelle quali potevamo e volevamo sicuramente prende punti. Soprattutto con il Club Italia si poteva tranquillamente fare qualcosa in più ma purtroppo è la pallavolo.”
Perché la Globo fa fatica a esprimere il proprio potenziale?
“Noi siamo stati proprio sfortunati, avere cinque infortuni di cui uno gravissimo che ha completamente escluso dal roster un atleta, Darraidou, costretto a tornarsene in Argentina per sottoporsi a un intervento chirurgico…io la definisco sfortuna. Il potenziale della Globo al completo è un potenziale di tutto rispetto, però è chiaro che se vai a levare gli uomini fondamentali, senza nulla togliere a quelli che li sostituiscono egregiamente, qualsiasi squadra andrebbe in difficoltà”.
Conseguentemente alle sconfitte c’è stata una brusca discesa in classifica. Il 9 febbraio la Globo vinceva la sua ultima gara contro Che Banca! Milano ed era quarta in classifica a quota 39 punti. Dopo cinque giornate i punti in graduatoria sono sempre gli stessi ma il posto occupato oramai è il decimo. Perdere sei posizioni in classifica in un mese cosa vuol dire per il presente, per il passato ma soprattutto per il futuro?
“La discesa c’è stata ma comunque siamo a poca distanza da posizioni importanti per i play off. Io penso, e lo dico spesso ai ragazzi, che questo non è il momento di guardare alla classifica, i conti si fanno alla fine dell’anno e la classifica si guarda al termine della regoular season. È chiaro che la nostra posizione attuale ci vede decimi e se così rimanesse la classifica comunque potremmo essere negli ottavi dei play off e quindi partire da lontano, fare un percorso più lungo e senza riposo per cercare di approdare ai quarti e così via. In questo momento, quindi per il nostro presente, credo che dobbiamo soltanto lavorare tantissimo e non pensare a quello che abbiamo fatto in precedenza, il passato è passato, e non soffermarci sulla classifica ma lavorare per questa che ci dirà cose importanti solo in futuro”.
Mancano quattro giornate alla fine della regoular season, si può ancora guardare in positivo a questa stagione? E questo finale tornerà a farci vedere la vera Globo e non a mettere in discussione i play off?
“I play off non sono mai stati in discussione! Dobbiamo soltanto avere la bravura e la pazienza di aspettare un giocatore come Anderson che è arrivato qui a corto di condizione e quindi sta piano piano riprendendo lo smalto dei tempi migliori. Una volta che avremo ritrovato Anderson penso che in quel ruolo siamo super coperti da lui e da Salvatore Roberti che comunque quando è stato chiamato in causa ha dimostrato di esserci, quindi ora ci vuole tanta pazienza senza guardare la classifica e andare avanti domenica dopo domenica. Anche perché non penso che abbiamo perso con Roma e non possiamo andare a fare punti a Città di Castello oppure a Santa Croce o in casa con Segrate, anzi, il gioco della pallavolo è bello per questo, perché lascia spazio a qualsiasi risultato”.
Quindi, per chiudere il cerchio da dove siamo partiti, cosa sta succedendo alla Globo Banca Popolare del Frusinate Sora?
“È un periodo che io definisco sfortunato, come ho già detto. Non so se sia giusto fare appello alla sfortuna, però quando ti vengono a mancare così tanti giocatori e quindi sei ridotto anche negli allenamenti bisogna pensare che la domenica non è altro che lo specchio della settimana e così se ti alleni bene in settimana poi puoi esprimere un certo gioco, cosa che abbiamo fatto per gran parte del campionato conquistando tutti e 39 i nostri punti che nessuno ci ha regalato. Abbiamo espresso un bel gioco, una bella pallavolo che ha portato questi punti in classifica e oggi (giovedì n.r.d.) è la prima volta dopo oltre un mese che riusciamo a mettere 12 giocatori in campo e spero che con gli allenamenti, con il lavoro che abbiamo sempre fatto e con la professionalità che i ragazzi hanno sempre dimostrato, di poter uscire fuori da questo momento buio”.

Carla De Caris – Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora