Una partita strana, altalenante, quella di Corigliano, che la GHERARDI SVI sembrava poter vincere quando era avanti 2-1 ma che si è ritrovata a perdere 3-2. C’è senz’altro amarezza nell’entourage tifernate e il presidente Arveno Joan se ne fa portavoce:”E’ un gruppo che anche ieri nei set vinti ha dimostrato che quando gioca non c’è storia ma purtroppo abbiamo subito il loro rientro nel quarto set dove non siamo esistiti ed abbiamo iniziato a fare tanti errori. Il nostro è un sestetto che, ora come ora, è nettamente al di sotto delle sue possibilità, basterebbe il 60% del suo potenziale per poter fare meglio di quanto sta dimostrando. Dobbiamo stare comunque calmi e cercare di aiutare i giocatori che non sono sereni, si tratta di trovare qualche automatismo ma la squadra c’è e, quando gioca, lo fa vedere alla grande. Basterebbero un paio di risultati per recuperare morale e convinzione perché i nostri primi avversari siamo noi stessi. Li aiuteremo a restare tranquilli e daremo loro tutto il sostegno possibile. Dal punto di vista tecnico non sta a me criticare i giocatori, se ce ne fosse bisogno.”.
Andrea Radici tenta di fare l’analisi tecnica della gara:”Non è facile neanche per me commentare una partita nella quale sicuramente la logica nel primo set rientra nel contraccolpo normale di una settimana lunga e difficile con tre gare e dopo la sconfitta con Segrate. Diventa più difficle tecnicamente analizzare il quarto set e la prima parte del quinto, visto che il secondo e il terzo non hanno avuto molta storia, perché noi abbiamo messo in campo grande qualità di gioco. Invece l’approccio al finale di gara ha lasciato a desiderare anche sotto l’aspetto mentale. E’ evidente che in un campionato equilibrato come questo non ci possiamo permettere di pagare dazio. Abbiamo l’occasione di ritrovare in casa la strada del successo, a partire da oggi ci concentriamo soprattutto su questo: non vogliamo fare l’errore di fare tante diagnosi, ci stanno i risultati altalenarti nella stagione, è necessario rimanere asettici e invertire la tendenza attraverso il gioco”.

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