E’ tornato a vestire il biancorosso, ma quello di casa. Dopo ben 12 anni di peregrinare in giro per il mondo, il centrale Andrija Geric, 35 anni il prossimo gennaio, è tornato a giocare con la OK Vojvodina NS Seme della sua Novi Sad, cittadina serba di 300 mila abitanti situata a 80 km a nord della capitale Belgrado, che in patria vanta ormai da decenni la più importante tradizione pallavolistica (è da lì che viene anche Marko Podrascanin). “Una scelta di vita – dice Andrija – dettata tra i tanti motivi anche da quello familiare, che naturalmente metto al primo posto, ma anche al dopo volley. Mi sento ancora un buon giocatore, voglio assaporare il campo per altri tre anni almeno, ma ho cominciato a guardare anche più avanti, a cosa farò dopo, e per questo mi sono iscritto alla facoltà universitaria di psicologia, una materia che mi affascina da sempre e che gioca un ruolo importante anche nello sport. Chissà che non mi possa permettere di restare nella pallavolo con una veste diversa?! Tornando al volley giocato, sottolineo che l’ultima volta che avevo vestito la maglia del Vojvodina era stata nel 1999, quando ero poco più che un ragazzino promettente, che sognava di poter seguire le tracce di altri ex campioni di questa società come Kovac, Petrovic e Vladi Grbic. Adesso invece i ruoli si sono decisamente invertiti. Sono io il vecchietto della squadra, gioco con ragazzi la cui età media si aggira attorno ai vent’anni, e molti di loro mi considerano un punto di riferimento. A quasi 35 anni, guardo alla pallavolo in maniera molto diversa rispetto al passato: da giovane pensavo esclusivamente a picchiare la palla il più forte possibile, ora invece cerco anche di dare una mano allo staff tecnico ed alla stessa società, sfruttando la mia immagine, e soprattutto metto la mia esperienza a disposizione di tutta la squadra. E’ una bella soddisfazione ma anche una responsabilità, che accetto volentieri”. Il suo ritorno nel campionato serbo è stato stellare: all’esordio, contro i campioni nazionali del Partizan Belgrado (giocano la CEV Volleyball Champions League nello stesso girone di Trento), Novi Sad ha vinto 3-0 e Geric si è meritato la palma del Mvp siglando ben 18 punti, con 11 muri. “Ma dovete tener conto – precisa – del fatto che qui il livello del campionato è ben altra cosa rispetto a quello italiano. Le squadre tutte giovanissime, l’obiettivo primario è formare atleti da poter vendere ai club esteri, per racimolare i fondi utili ad andare avanti”. Il campionato italiano, appunto. Per Andrija, che con la Serbia ha disputato ben quattro Olimpiadi aggiudicandosi l’oro nel 2000, e nel curriculum personale vanta ben dieci stagioni nella nostra serie A1 (due con Montichiari, due con Latina e ben sei con la Lube Banca Marche),oltre ad un ‘esperienza in Grecia con il Panathinaikos ed una in Turchia con il Fenerbahce, il nostro resta il torneo più importante del mondo. “Soprattutto per l’ottima organizzazione di tutte le squadre che vi partecipano – afferma – Il campionato italiano è tuttora un traguardo importante nella carriera di ogni giocatore, e parteciparvi con la Lube Banca Marche è ulteriore motivo d’orgoglio”. Geric resta infatti un super tifoso della squadra maceratese, con cui ha collezionato ben 179 presenze vincendo tutto quello che si poteva: “A Macerata – dice Geric – ho trascorso la parentesi più lunga della mia carriera, ma anche la più bella e importante Personalmente ritengo quindi assolutamente naturale tifare sempre per la Lube Banca Marche. La mia prima figlia è nata a San Severino Marche, ed a Macerata ho fatto anche delle amicizie vere, a cui tengo moltissimo. E la Lube, va detto, per un giocatore rappresenta veramente il massimo a cui si possa aspirare. E’ una società seria e molto solida, con una proprietà appassionata che ogni anno punta lecitamente ai traguardi più prestigiosi, allestendo delle squadre fortissime, che dalla loro parte hanno sempre l’opportunità di lavorare nelle migliori condizioni possibili. Quando sei lì devi solo pensare a far bene il tuo dovere in campo, tutto il resto funziona sempre alla perfezione. Cosa si può chiedere di più?”. Ad Andrija piace moltissimo la nuova squadra di Alberto Giuliani: “E’ molto giovane – afferma – ma ha sicuramente delle potenzialità notevoli, confermate dalle vittorie su Trento e Cuneo ottenute in questa prima fetta di stagione. Secondo me può arrivare in fondo sia in Champions League che nei play off scudetto. Vi auguro di tutto cuore di riuscirci, e qualora ce la facciate, prometto che impegni permettendo sarò lì a tifare Lube Banca Marche di persona”.