La nota lieta in casa Canadiens, a tre giorni dalla decisiva gara di Bassano, è che Orestes Miraglia ha già ripreso ad allenarsi regolarmente con i compagni. In un paio di giorni ha smaltito il piccolo versamento ematico al piede sinistro, per il quale era affiorata un po’ di preoccupazione domenica sera, al termine del 3-1 inflitto ai veneti nella sfida inaugurale dei playout. Lo stesso problema fisico aveva limitato il brasiliano qualche settimana fa e da qui nasceva il timore da parte del Top Team di dover rinunciare al forte schiacciatore. Intanto Michele Totire torna sul doppio impegno con Bassano, quello già in archivio e quello che verrà. “Il rendimento offerto in gara1 è la fotocopia dei nostri ultimi due mesi di lavoro – riferisce il coach della Canadiens -. La tensione iniziale evidenzia non solo l’importanza della posta in palio ma anche una certa stanchezza a livello mentale, dopo un lungo inseguimento per evitare la retrocessione diretta. I giocatori sono stati messi a dura prova ed è apprezzabile la reazione che hanno avuto per risalire la china. La vera Canadiens si è vista dopo un set e mezzo vissuto sotto pressione. Di contro Bassano, che ha beneficiato di una notevole spinta emotiva per aver acciuffato il playout, ha abbassato i ritmi iniziando a sbagliare più che in avvio”. Per Totire è fondamentale scendere in campo sul parquet di Bassano come si fosse ancora sullo 0-0: “Ovviamente sentiremo meno la pressione, che questa volta è tutta addosso ai nostri rivali. Ma non possiamo pensare che sia una passeggiata. Anzi, vedo una gara molto complessa, più difficile del nostro ultimo successo, nel quale le difficoltà sono andate svanendo col passare dei minuti. Credo però che dal punto di vista tecnico la mia squadra possieda qualcosa in più di Bassano. Saremo chiamati a dimostrarlo per chiudere lo spareggio in due partite”. Nella peggiore delle ipotesi ci sarebbe un’altra possibilità, domenica 25. “Non voglio pensarci – sdrammatizza il tecnico del Top Team -. Ho consapevolezza della loro volontà di salvarsi ma dobbiamo provare a imporre la nostra legge anche lontano dal PalaBam. Cerchiamo di esprimerci al meglio e poi tiriamo le somme”.

Gian Paolo Grossi
Ufficio Stampa Canadiens Top Team Volley Mantova