Gli amici lo chiamo “Scudo” facendo un’abbreviazione del suo cognome che mai fu così tanto appropriato. Lorenzo Scuderi è nato a Cuneo il 23 agosto del 1983 e qui è cresciuto pallavolisticamente in uno dei migliori settori giovanili nazionali. Dal 2002 al 2005 ancora a Cuneo disputa tre campionati di serie B2 di cui l’ultimo vinto con la conseguente promozione in B1.
Nella stagione 2005/2006 fa il suo primo salto di categoria calcando i parquet della serie B1 con la maglia del Burro Virgilio Mantova con la quale conquista anche la Coppa Italia.
Altra stagione sportiva e altro salto di categoria perché nel 2006/2007 è entrato a far parte della rosa della Petrecca Isernia che disputava il campionato di serie A2. In questa sua prima esperienza nella cadetteria ha visto poco il campo ma sicuramente ha dato un grande contributo a tutta la sua squadra facendola allenare al meglio come ci confermano due suoi colleghi di allora ma anche di oggi: Mario Scappaticcio e Michele Gatto. “Mi sono trovato molto bene con Mario, è una persona splendida – ricorda Scuderi – in ogni allenamento ci metteva il massimo del suo impegno e ci trascinava tirando fuori il meglio da ognuno di noi. Quando avevamo bisogno di qualsiasi cosa, lui c’era sempre. È una bravissima e bellissima persona”. Un altro, che ricorda con un grande sorriso sulle labbra, è Alberico Vitullo che in quell’anno era il presidente della società molisana. “Alberico è Alberico! Quando l’ho conosciuto mi ha subito preso caratterialmente con la sua simpatia, ma con il tempo ho capito che era un grand’uomo che, nonostante i gravi problemi economici che imperversavano in quella stagione per via dell’abbandono di alcuni sponsor, ha saputo portare avanti il carrozzone”. Alla domanda, lo preferisci come presidente o come direttore sportivo, Lorenzo non ha avuto dubbi: “direttore!”
Per la serie “non c’è due senza tre”, nella stagione seguente, quella 2007/2008, Scuderi avanza ancora di categoria chiamato nella massima serie, la A1, alla corte del presidente Gianrio Falivene nelle fila dell’Andreoli Latina. “Nel club pontino mi sono tolto qualche bella soddisfazione soprattutto verso la fine della regular season quando sono stato spogliato del mio ruolo da quarto schiacciatore e insignito di quello di libero. Ho disputato otto partite come libero titolare che mi hanno portato alla riconferma nell’anno seguente però in A2 perché purtroppo siamo retrocessi. Poco male in quanto il riscatto non è tardato ad arrivare: abbiamo vinto prima la Coppa Italia e poi i play off promozione entrambi ai danni di Gioia del Colle. Nella stagione in A2 c’è stato meno spazio per me. Ero il secondo libero dietro a Cortina e ho giocato pochissime partite da titolare però sono entrato spesso a fare qualche difesa, come nella Coppa Italia contro la Gioia del Colle dei miei nuovi compagni Michele Gatto e Giovanni Polidori”.
Nell’ultima annata sportiva, quella 2009/2010, ha militato nell’Heraclea Gela in serie B1 assieme a un altro neo sorano, Marco Pavan. Quindi Lorenzo Scuderi conosce molto bene, perché ci ha giocato insieme, 4/6 della sua nuova squadra. “In realtà 5/6 perché con Enrico Libraro, essendo della stessa età, abbiamo fatto insieme un collegiale con la nazionale della durata di due settimane nel lontano 1999. Ricordo che l’anno successivo al Trofeo delle Regioni lui fu premiato come miglior giocatore della manifestazione e io come miglior schiacciatore”.
Alla luce di questo può sembrare inutile chiedere al martello-ricettore cuneese cosa lo ha spinto a sposare la società di Sora, ma lo facciamo lo stesso. “Sicuramente in primis c’è il progetto, ambizioso al punto giusto; poi sicuramente ha influito molto la stima che ho per Alberico Vitullo ma anche la conoscenza del valore tecnico dei miei compagni. Sono onorato di far parte di questo progetto e soprattutto di questo gruppo”. Anche la società sorana è contenta di avere nel team della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora targata 2010/2011 un atleta come lui, dalla indubbie qualità tecnico-tattiche. Lorenzo Scuderi è uno schiacciatore-ricevitore di 191 cm con forti attitudini al ruolo di libero che ha ricoperto spesso nelle ultime stagioni. Specialista dei fondamentali di seconda linea: in ricezione fa valere l’ottima impostazione tecnica sul bagher (di chiara “scuola Cuneo”) mostrando al contempo straordinaria sensibilità sulle battute floating e grande solidità su quelle rotanti. La sua altezza gli consente anche di “prendere campo” e anticipare le traiettorie per la ricezione in palleggio, tecnica che non disdegna. Giocatore duttile in attacco dove privilegia l’astuzia alla forza con ottima lettura del muro avversario di cui anticipa le intenzioni con colpi “stretti” oppure ne sfrutta le imperfezioni con colpi mani-out. Fondamentale dove eccelle è sicuramente la difesa, indifferentemente in zona 5 o 6, ha grande senso della posizione e della reattività non comune per toccare anche i palloni più difficili. Insomma, giocatore prezioso e completo, di grande valore tattico per la capacità di ricoprire, all’occorrenza, anche il ruolo di libero, ma certamente da non sottovalutare in prima linea dove spreca pochissimo migliorando l’efficienza in attacco di tutta la squadra.
Carla De Caris – Ufficio Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora