Un’altra domenica amara, un’altra occasione persa per dare una svolta definitiva a questo finale di campionato. La sconfitta contro Gioia del Colle è una batosta pesante ed un passo falso grave, gravissimo per la Quasar che si trova sempre più invischiata nei bassifondi della graduatoria. Non è così che Massa si attendeva di iniziare lo sprint finale, non è così che la società immaginava l’esordio sulla panchina di Gheorghe Cretu il cui lavoro, evidentemente, non è ancora stato recepito dal gruppo. Ora a sei gare dalla fine ed in vista della difficile trasferta di Isernia su una cosa sono d’accordo tutti, tecnico e società in primis: serve solo lavorare.
“C’è tanto da lavorare – dice un deluso ed arrabbiato presidente Vullo – Abbiamo giocato una delle più brutte partite della stagione e questo è un fatto. Come società siamo stufi di vedere giocatori di questo livello che in momenti cruciali della gare sbagliano attacchi banali o prendono murate a ripetizione. Abbiamo perso contro una squadra a cui non può non andare il nostro plauso per la grinta e la determinazione con cui ha cercato la vittoria ma anche contro una squadra assolutamente alla nostra portata e con cui dovevamo vincere. I giocatori dovranno rimboccarsi le maniche e lavorare seriamente per chiudere al meglio la stagione. Mi dispiace per Cretu che è arrivato in Toscana con tanto entusiasmo e tanta voglia di far bene. E’ una sconfitta che né lui né lasocietà, per gli sforzi che sta facendo, meritano. Il nostro tecnico, però, deve solo continuare a lavorare copme ha fatto in questi primi giorni, cercando di limare i difetti ce questa squadra si porta dietro. Chi deve assolutamente cambiare registro sono invece i giocatori”.
A non immaginarsi una domenica così amara e deludente, ovviamente, anche il neotecnico della Quasar Massa Versilia, sintetico nel suo giudizio sulla gara.
“Dobbiamo lavorare sull’organizzazione del gioco – afferma sintetico l’allenatore rumeno – Abbiamo visto cose buone ed altre cose che invece non hanno funzionato. C’è molto da lavorare ed anche io cercherò nei prossimi giorni di adattare al meglio il mio lavoro a quelle che sono le esigenze e le carenze di questo gruppo”.