Il Direttore Generale della Globo Banca Popolare del Frusinate Sora, Alberico Vitullo, ha voluto cominciare questa nuova stagione sportiva 2010/2011con una grande lezione morale rivolta prima di tutto a se stesso e poi a tutti gli altri componenti della società Argos Volley.
“Vorrei intitolare questa stagione “Le Regole” perché esse hanno una grandissima importanza soprattutto quando si fa uno sport di squadra, qualunque esso sia, e quando si va a costruire un gruppo. Quando parlo di gruppo intendo tutta la società, non solo gli atleti o lo staff tecnico, ma anche il custode, il magazziniere, chi monta e smonta il tappeto del campo da gioco e così via. Il gruppo deve essere coeso e chiuso a testuggine, come la formazione di fanteria caratteristica dell’esercito romano, dal primo all’ultimo anello perché solo così si possono raggiungere dei risultati”.
Dopo questa premessa ha mostrato a tutti i presenti intervenuti al raduno della scorsa domenica 29 agosto, un video di un minuto e mezzo che racchiudeva spezzoni tratti dal film di Tom Shadyac, “Una settimana da Dio”, con Jim Carrey e Morgan Freeman. “In questi frame ci sono tante cose che ci appartengono a chi in un modo, a chi in un altro. Il montaggio è stato costruito per far emergere tre parti fondamentali con altrettanti tre significati importantissimi. Nella prima parte Dio conferisce i suoi poteri al reporter Bruce Nolan ricordandogli che ci sono solo due regole da rispettare: non può dire a nessuno che è Dio e non può importi sul libero arbitrio. Il centro di questa parte del discorso riguarda il Libero Arbitrio che in base alla filosofia e alla teologia è un concetto secondo il quale ogni persona è libera di fare le sue scelte, mentre in campo religioso, la divinità, per quanto onnipotente, sceglie di non utilizzare i propri poteri per non condizionare le scelte altrui. Quindi, riportando tutto al nostro sport, dobbiamo avere il coraggio delle nostre scelte, non imputarle ad altri se sono scelte sbagliate e se abbiamo fatto la scelta giusta essere pronti a dividere e condividere la nostra gioia con tutti gli altri componenti del gruppo. Come, ritornando al fatto della scelta sbagliata, gli altri devono essere pronti a condividere con noi lo sconforto del momento proprio perché siamo un gruppo. Nella seconda parte Bruce è stato lasciato dalla ragazza e chiede a Dio se mai si rimetterà con lui ma soprattutto di poter imporsi sul libero arbitrio per poter agire sulla volontà della ragazza. Ma Dio gli risponde con un’altra domanda – tu ti rimetteresti con te? Questo significa che prima di giudicare gli altri, bisogna giudicare se stessi e questa è un’altra cosa fondamentale per la nostra vita comune e per il nostro sport. Accettare che ognuno di noi ha un carattere diverso dall’altro per cui prima di giudicare il nostro vicino di sedia dobbiamo essere pronti a farlo su noi stessi ricordandoci sempre che siamo un gruppo. La terza parte è quella più profonda dove Dio si rivolge a Bruce dicendo – Le persone vogliono che faccia tutto io non si rendono conto che sono loro ad avere il potere. Vuoi vedere un miracolo figliolo? Sii il tuo miracolo! – Queste poche ma buone parole ci spiegano come non bisogna aspettarci aiuti da altri ma siamo noi a dover pensare a noi stessi, il primo aiuto lo dobbiamo trovare in noi stessi e non aspettare che altri decidano o ci aiutino. Facendo sempre riferimento al nostro sport, se tutti pensiamo a noi e poi estendiamo il nostro pensiero al concetto di squadra, il risultato sarà eccellente sempre perché ci dobbiamo ricordare che siamo un gruppo. Alla fine possiamo riassume il tutto in due concetti fondamentali: responsabilità delle scelte e del giudizio e disponibilità sulle scelte e sul giudizio. Dobbiamo ricordare che è fondamentale capire che la divinità ci insegna a cercare i poteri dentro ognuno di noi e questo è il concetto che non dobbiamo mai dimenticare durante tutta questa dura stagione. Noi e solo noi saremo gli artefici e giudici supremi del nostro destino. E quindi, è soltanto così, seguendo queste regole non scritte che potrà nascere un grande gruppo, una grande squadra, un grande risultato! Solo allora potremmo dire che siamo il miracolo di noi stessi!”
Dopo un grande applauso, dalla lezione morale Alberico Vitullo è passato alla pratica con le famose regole nominate all’inizio del suo intervento. “Da queste regole non scritte passiamo a quelle che ho scritto nel regolamento societario per la stagione 2010/2011 che, come dal notaio, bisogna leggerlo tutto. Queste regole nascono, come tutto il discorso fatto fin qui, dal dato di fatto principale che noi siamo un gruppo e che come tale va regolato e disciplinato affinché venga garantita la democrazia e la libertà di ognuno di noi”.

Carla De Caris – Responsabile Uff. Stampa Globo Banca Popolare del Frusinate Sora