Marcegaglia Ravenna-Edilesse Cavriago 3-0 (25-23, 25-22, 25-15)
Marcegaglia Ravenna: Mengozzi 11, Ortolani ne, Plesko 8, Lehtonen 9, Sirri 15, Lirutti 6, Rambelli, Garnica 5, Ranghieri ne, Monti ne, Tabanelli (L), Saviotti ne. All. Babini
Edilesse Cavriago: Luppi 1, Astolfi 1, Carboni (2° L) ne, De Paola 5, Bassoli 1, Dolfo, Dukic 12, Spampinato (L), Gabrielli ne, Padura Diaz 3, Uchikov 7, Burgsthaler 7. All. Bonitta
Arbitri: Trevisan e Zanussi
Durata: 29’, 28’, 25’. Tot. 1h22’
Note Ravenna: attacco 55%, ricezione 71%, ace 7, service error 17, muri 7.
Note Cavriago: attacco 36%, ricezione 51%, ace 3, service error 12, muri 7.

Ci ha creduto sino in fondo, assieme al suo straordinario gruppo capace di portare l’Edilesse Cavriago ad un passo dai quarti di finale dei play-off promozione.
Coach Marco Bonitta voleva fare il grande colpo, ovvero espugnare il Pala Costa di Ravenna per proseguire la magica avventura play-off.
Non c’è riuscito, ma è bastato l’abbraccio dei suoi giocatori a fine gara per far capire a tutti quanti la forza di un gruppo capace di arrivare sin qua, sino alla grande notte di Ravenna.
Onore al merito alla Marcegaglia, il 3-0 di gara-3 è un verdetto inappellabile e meritato per la formazione di coach Babini, ma l’Edilesse esce a testa alta, anzi altissima.
Rimane una stagione indimenticabile, la stagione dei record per la società di patron Giulio Bertaccini, capace di cogliere salvezza, play-off e sfiorare il passaggio ai quarti di finale, dove Ravenna sfiderà la Zinella Bologna (domenica gara-1).
E allora forse fa un pò meno male questa sconfitta nella terza e decisiva sfida del primo turno play-off, contro una Marcegaglia sospinta da un Pala Costa gremito in ogni ordine di posto (anche dai supporters gialloneri che hanno seguito la squadra e sono stati ringraziati da dirigenti, staff e giocatori con un lungo e appassionato abbraccio corale).
Sestetti confermati da ambo le parti, ma dopo pochi scambi Oreste Luppi è costretto ad alzare bandiera bianca per il solito problema all’anca che l’ha tormentato per una stagione intera, prima del grande rientro da protagonista nell’ultimo mese, per far posto a Davide Bassoli.
L’Edilesse prova a prendere subito in mano la gara (2-5 con un ottimo Uchikov), ma quando si presenta ai 9 metri Kristian Lirutti arriva la prima svolta del match, forse giù decisiva.
Il martello di Ravenna bombarda la seconda linea giallonera con 7 servizi micidiali (dei quale due ace) che regalano ai padroni di casa uno spaventoso parziale di 8-0 che porta la Marcegaglia sino al 10-5.
Mengozzi mantiene alta l’efficienza ravennate nella fase di cambio palla (16-10 alla seconda pausa tecnica, con il centrale che assieme a Lehtonen formerà una coppia da 75% in attacco su 20 palloni attaccati), con Sirri & company che mantengono 6 lunghezze di vantaggio sino al 20-14.
Il servizio di Dukic (ace del 20-16) accende la furia di Matteo Burgsthaler: 3 muri in un lampo per il miglior giocatore del campionato nel fondamentale (chiuderà con 5 stampate vincenti in soli 3 set), ed è set riaperto.
Sirri non passa più, Uchikov ha a disposizione il contrattacco della parità sul 22-21, ma non riesce a chiudere uno scambio che permette a Ravenna di portare al servizio Lehtonen, e il successivo ace del centrale finlandese vale tre set-ball Marcegaglia sul 24-21.
L’Edilesse è ancora viva con il solito Burgsthaler (muro del 24-23), ma Sirri la punisce con l’attacco del 25-23 che vale forse già metà partita.
L’impatto della truppa di Babini sul secondo set è subito ottimo (2-0), ma la concretezza di Dukic in attacco e al servizio (ace del +1 giallonero alla prima pausa tecnica) è da applausi.
Non basta però, quando Garnica torna da Sirri riceve risposte positivissime dal proprio leader (che chiuderà come miglior marcatore del match con 15 punti e il 48% in attacco), che mette giù i palloni chiave che portano la Marcegaglia sino al +4 (19-15).
Sul 23-19 sembra finita, Mengozzi però sbaglia qualcosa anche lui e ridà una speranza all’Edilesse con l’attacco in rete del 23-21.
Ancora Dukic tiene in vita i compagni (24-22), ma Plesko la fa finita con l’attacco del 25-22.
E’ probabilmente la mazzata decisiva, Garnica si scatena infatti in avvio di terzo set e sul 6-4 coach Bonitta prova a cambiare le carte in tavola: doppio cambio con l’ingresso di Dolfo e Padura Diaz, e nonostante il buon impatto dell’opposto italo-cubano (3/4 in attacco per il vice-Uchikov) l’Edilesse non riesce a fermare l’emorragia.
Marcegaglia super in difesa e nella fase di contrattacco, e allora dal 15-10 i padroni di casa allungano sino al 22-13 firmato ancora una volta dalla furia Garnica.
Sul 24-15, l’ultimo pallone del match è affidato proprio a Sirri, che con il suo diagonale vincente chiude di fatto la stagione dell’Edilesse.
Una grande stagione.