INDESIT CHAMPIONS LEAGUE


A Macerata, Bled chiude l’avventura europea della Lube Banca Marche


L’Itas Diatec Trentino vince in Belgio, è l’unica italiana ancora in corsa


 


KNACK RANDSTAD ROESELARE – TRENTINO BETCLIC 1-3 (26-28, 25-18, 21-25, 14-25) – KNACK RANDSTAD ROESELARE: Contreras 12, Depestele 3, Radovic 3, Vlam 12, Verhelst 3, Callebert (L), Borremans, Verhanneman 12, Tuerlinckx 5, Alves Dos Santos 13, Dewyspelaere, Hoho 1. TRENTINO BETCLIC: Zygadlo 1, Herpe 4, Kaziyski 18, Sokolov 5, Vieira De Oliveira 1, Bari (L), Sala 1, Garcia Pires Ribeiro 6, Birarelli 8, Vissotto Neves 9, Corsini 1, Juantorena Portuondo 21. All. Stoytchev Radostin. ARBITRI: HUHTANISKA – GARTHOFF. NOTE – durata set: 29′, 25′, 26′, 21′; tot: 101′. Knack Randstad ROESELARE: Battute errate 11, Ace 7. TRENTINO BetClic: Battute errate 16, Ace 7.


 


Le Fiandre belga si rivelano quanto mai adatte a rilanciare i sogni di conferma del titolo europeo di Indesit Champions League. La Trentino BetClic si avvicina alla Final Four di Lodz superando per 3-1 a domicilio il Knack Randstad Roeselare. Un risultato fotocopia rispetto al successo per 3-1 ottenuto già otto giorni fa al PalaTrento che proietta i gialloblù al turno successivo, i Playoff 6, denominati così perché contrariamente ai consueti quarti di finale vi sono in lizza solo sei squadre. In questa nuova fase della più importante manifestazione continentale la squadra di Stoytchev se la vedrà con i polacchi del Rzeszow di Ljubomir Travica in un doppio confronto che andrà in scena fra il 2 e l’11 marzo prossimo.


La Trentino BetClic ha staccato il pass violando d’autorità questa sera la Zaal Schiervelde di Roeselare; un’impresa tutt’altro che agevole visto che il Knack Randstad ha provato in qualsiasi maniera a tenere in vita le proprie speranze di qualificazione originate dal set conquistato nel match d’andata. Sospinti da un pubblico rumoroso e quanto mai caldo, i ragazzi di Dominique Baeyens hanno messo in campo grande cattiveria agonistica che per qualche tratto (come nel primo set condotto fino al 20-17 o per tutto il secondo, vinto a mani basse grazie al 62% in attacco di squadra) ha creato qualche presupposto per sperare nella clamorosa rimonta, ma poi hanno dovuto inevitabilmente scontrarsi con la compattezza e la forza dei Campioni d’Europa.


Il solito Juantorena (21 punti anche stasera con il 71% a rete, tre muri e un ace) si è rivelato una spina nel fianco del gioco belga e lo è stato in particolar modo nei momenti decisivi della gara, come nel finale di primo e terzo set. Assieme al cubano ottima la prestazione di capitan Kaziyski, mortifero in attacco (57%) e positivo anche in battuta con diversi filotti importanti che hanno fruttato break point in serie. La bella serata della coppia di posto 4 ha permesso a Raphael di trovare uno sbocco importante per il proprio gioco, che ha potuto appoggiarsi poco su Vissotto, apparso talvolta fuori fase (9 punti col 47% in attacco) e per questo sostituito nel terzo set da Herpe che ha ben coperto il ruolo di finto opposto. Ottenuta l’affermazione nel terzo set, che ha schiuso matematicamente le porte del turno successivo, Stoytchev ha poi approfittato dell’occasione per ruotare i suoi effettivi in campo trovando nel quarto set vinto con un parziale netto, buone risposte da Sokolov (5 punti col 62%) e più in generale dal muro, a segno sette volte solo in questa frazione.


“Obiettivo centrato, proseguiamo la nostra corsa in Europa ed era la cosa che ci premeva di più in questa trasferta in Belgio – ha commentato Radostin Stoytchev al termine della gara. – Siamo quindi ovviamente soddisfatti ma il cammino per la Final Four è ancora lungo e complicato. Stasera abbiamo fatto un piccolo passo avanti, portando a casa un successo difficile in una partita che nei primi due set e mezzo è stata assolutamente complicata. Il Roeselare ha ricevuto, difeso e attaccato molto bene nella prima parte di gara e noi abbiamo oggettivamente faticato a prendere le misure a muro. Il successo del primo set è stata sicuramente un’iniezione di fiducia in vista del proseguo della gara; vincendo quel parziale ci siamo resi conto che la qualificazione era ad un passo e nel terzo set abbiamo trovato il piglio giusto per conquistare la matematica certezza del passaggio del turno. Voglio fare i complimenti alla squadra per la lucidità e la determinazione con cui ha giocato tutta la gara; ora però iniziamo già a pensare al Rzeszow, l’ultimo ostacolo fra noi e la Final Four”.


La formazione trentina farà ritorno in Italia nel pomeriggio di domani e per dieci giorni non dovrà affrontare impegni ufficiali; il prossimo impegno è infatti previsto per domenica 28 a Verona nel ventiseiesimo turno di regular season di serie A1 TIM. Nel weekend si giocherà infatti la decima giornata di ritorno che vedrà i gialloblù osservare il turno di riposo.


 


 


LUBE BANCA MARCHE MACERATA – ACH VOLLEY BLED 2-3 (23-25, 25-17, 25-20, 19-25, 12-15) – LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Cisolla 14, Paparoni 8, Corsano (L), Raymaekers 10, Omrcen 27, Bartoletti, Vermiglio 2, Monopoli, Podrascanin 13, Martino 1, Swiderski 1. Non entrati Smerilli. All. De Giorgi Ferdinando. ACH VOLLEY BLED: Petkovic 5, Gato Moya 2, Lewis (L), Vidic, Flajs 3, Pajenk 10, Sket 13, Vincic, Venno 13, Kamnik 16, Jakopin 8. Non entrati Pokersnik. ARBITRI: KARAMPETSOS – IVANOV. NOTE – durata set: 27′, 22′, 27′, 26′, 15′; tot: 117′. Lube Banca Marche MACERATA: Battute errate 20, Ace 7. ACH Volley BLED: Battute errate 15, Ace 6.


 


Il Bled bissa la vittoria al tie break dell’andata anche al Fontescodella di Macerata, centrando una storica qualificazione ai Playoff 6, la prima in assoluto per una formazione slovena, festeggiata a fine gara con i 300 chiassosi e coloratissimi tifosi giunti nelle Marche a bordo di 5 pullman per sostenere dal vivo i propri beniamini. Si chiude dunque con una deludente eliminazione agli ottavi di finale l’avventura europea della Lube Banca Marche, che nelle precedenti tre partecipazioni alla massima competizione continentale per club aveva mancato la Final Four soltanto nella stagione 2003/2004, quando era stata aliminata già nella Main Phase. Troppo nervosa nell’approccio alla partita la formazione di Ferdinando De Giorgi, sempre sotto nel primo set, complici i tanti errori punto regalati all’avversario (ben 9), e la buona vena in attacco di Sket, autore di 8 punti nel parziale, che ha consentito alla squadra allenata da Glenn Hoag di capitalizzare al massimo il gap conquistato in avvio, quando il tecnico maceratese decide immediatamente di gettare nella mischia Paparoni al posto di Martino (nel prosieguo della gara tornerà in campo solo per qualche frangete). Macerata si sveglia nei set successivi: porta a casa il terzo ed il quarto dominando col servizio e con l’efficacia degli uomini di banda (6 punti a testa per Omrcen e Cisolla nel terzo parziale, col 62% di positività), ma poi torna a mostrare troppa paura nei confronti del Bled, che con il palleggiatore Petkovic cambia decisamente il suo ritmo di gara, trovando maggiore efficacia nel muro (alla fine saranno ben 16, contro gli 8 dei biancorossi) ed anche nel servizio. Proprio un ace di Venno nel tie break firma la zampata vincente conquistando il 14-12 che mette in ginocchio la Lube Banca Marche.


“Abbiamo commesso gli stesso errori della partita di Lubiana – ha detto a fine gara il tecnico Ferdinando De Giorgi. – Abbiamo permesso loro di giocare, mentre noi siamo scesi in campo troppo nervosi. Dopo la reazione che ci ha portato avanti 2-1, la squadra ha iniziato male il quarto set, in queste situazioni bisognerebbe invece andare a braccio più libero. La nostra gestione è stata sbagliata, c’è poco da dire. Chi fa questo mestiere deve comunque saper convivere anche con certe sconfitte, che bruciano tantisimo. Rimettiamoci subito a lavorare duro e pensiamo al campionato”.