Non c’è solo la prima squadra nei pensieri dei dirigenti Quasar. In parallelo con la prima stagione in serie A2 della squadra guidata da Luca Cantagalli, prosegue anche il Progetto Volley Lab. Avvicinare i giovani alla pallavolo nell’affascinante triangolo di Toscana racchiuso tra le Apuane, il mare della Versilia e le mura di Lucca, creare un vivaio qualitativamente e tecnicamente di alto livello. Queste sono le idee forti alla base del progetto Volley Lab e questi obbiettivi la società sta perseguendo con impegno, come ci conferma il presidente Italo Vullo.
Presidente, come sta crescendo il Volley Lab?
“Sta procedendo molto bene. Abbiamo tanti ragazzi e ragazze che hanno aderito al nostro progetto. Numericamente la nostra iniziativa è senza dubbio un successo. Un successo che è dimostrato anche dalla costante e numerosa presenza di giovani alle gare interne della nostra prima squadra”.
Prima squadra come vetrina e tanto settore giovanile. Il progetto iniziale, in fondo, era proprio questo no?
“Infatti, la nostra idea è quella di avere una prima squadra importante per invogliare i ragazzi del nostro territorio ad avvicinarsi a questo mondo, a questo sport meraviglioso che è la pallavolo. Penso che i valori che trasmette il nostro sport siano molto formativi e che chi pratica la pallavolo sia una persona positiva e capace di dare un proprio contributo allo sviluppo di una società migliore”.
Quali società hanno finora aderito al Volley Lab?
“Per adesso fanno parte della nostra famiglia la Nuova Pall. Lido, la Pallavolo Versilia, la Nuova Robur Massa, la Pallavolo Camaiore e la Scuola di Pallavolo Robur Massa. Siamo però sempre aperti a nuove adesioni”.
Passiamo ai possibili punti critici. Per un progetto come questo, solitamente, non è facile trovare quadri tecnici qualitativamente e tecnicamente validi?
“E’ vero. Noi abbiamo allenatori molto bravi come Marco Maganzi, Gianni Vullo e Domenico Mazzoni. Un grosso aiuto, poi, ci viene dato dal coordinatore del Centro di Avviamento allo Sport (C.A.S.) Mirko Morchi e dalle istruttrici Benedetti, Dadà e Bertolucci. Certo stiamo ancora cercando altri tecnici ma vogliamo fare una scelta attenta per mettere a disposizione dei nostri ragazzi solo persone valide e preparate”.
Trai tecnici del Volley Lab c’è, però, anche Andrea Vanini?
“Andrea è un ragazzo molto preparato ed ha una grandissima predisposizione per insegnare ai giovani. Allena un’Under 13 ed un’Under 18 e, devo dire, che sta dimostrando di non essere solo un ottimo giocatore”.
Torniamo ai possibili punti critici. Gli spazi palestra.
“Non possiamo dire di star larghi ma, insomma, per essere partiti da poco, non possiamo neppure lamentarci. Lavoriamo su due palestre nella zona di Massa mentre l’Under 18 di Maganzi si allena e gioca al Lido di Camaiore. Con le amministrazioni di Massa e Forte dei Marmi abbiamo avviato un confronto molto positivo”.
L’anello di congiunzione tra il Volley Lab e la prima squadra è rappresentato dall’Under 18 di Marco Maganzi che ha iniziato la stagione tra mille difficoltà. Come sta procedendo il lavoro di questa squadra?
“Benissimo. Le difficoltà purtroppo derivano dai tempi stretti della stagione agoinistica e dai tempi, invece, lunghi di certi adempimenti burocratici. La squadra fino ad oggi ha lavorato bene ma ad organico ridotto. Alcuni nuovi ragazzi, però, li abbiamo già trovati e per il girone di ritorno contiamo di mettere a disposizione di Maganzi un organico più ricco”.
Chiudiamo con uno sguardo all’immediato futuro. Qual è il prossimo obbiettivo del Volley Lab?
“Stiamo lavorando per portare al più presto il Progetto nelle scuole. Un passo importante per dare respiro al Volley Lab e per coinvolgere sempre più ragazzi nel Progetto. In questo lavoro con le scuole sarà molto importante il ruolo dei giocatori della prima squadra che, ovviamente, saranno, per così dire, i testimonial della pallavolo presso i giovani del nostro territorio”.