La sala consiliare della Provincia di Macerata, con il presidente Franco Capponi a fare gli onori di casa, ha fatto da cornice questa mattina alla presentazione ufficiale della Lube Banca Marche 2009/2010, avvenuta alla presenza di tutti i maggiori rappresentanti delle istituzioni locali, sia sportive che politiche e religiose, con il tifosissimo Mons. Giuliodori (Vescovo di Macerata) ad aprire la lunga lista dei buoni auspici espressi nei confronti della squadra allestita. “Il marchio Lube rappresenta la forza della nostra terra – ha detto il Vescovo – e l’ala sportiva di questa grande azienda ne esprime l’inno e il carattere, rendendoci onore in tutta Italia”. Della rosa biancorossa assente giustificato l’infortunato Sebastian Swiderski, che nel mandare i propri saluti attraverso il direttore sportivo Stefano Recine, ha anche riferito che si sta organizzando per rientrare in Italia domenica, in tempo per supportare i propri compagni nella Tim Supercoppa. Di svelare quelli che sono gli obiettivi stagionali della truppa biancorossa, se ne è incaricato l’amministratore unico della società Fabio Giulianelli: “Quest’anno non vogliamo né Supercoppa, né Coppa Italia, ma tutto il resto – ha esordito scherzosamente il patron – Il nostro marchio ha sempre bisogno di trasmettere dei valori ed un’immagine positivi. In questi anni il volley ci ha regalato grandi riscontri, specialmente dopo le vittorie, ed è da quelle che vogliamo ripartire, per vedere ripagati gli sforzi elargiti in questi 20 anni di nostra presenza nello sport, contrassegnati dalla trasparenza e dalla correttezza nei confronti di tutti. La squadra allestita quest’anno mi piace molto, sono convinto che possediamo la capacità, la forza e l’organico per poter vincere tutto. Abbiamo fame e bisogno di vittorie, togliamoci definitivamente questa maschera, siamo una grande realtà e dobbiamo assolutamente vincere”.
Nel corso della presentazione, gestita con la solita maestranza dal bravo Lorenzo Ottaviani, non sono mancati dei simpatici siparietti, in particolare quando sono stati chiamati in causa i giocatori. “Cosa mi sento di promettere ai tifosi? Di non vincere né la Supercoppa, né la Coppa Italia, proprio come ha chiesto il patron”, ha detto un Matteo Martino in grande vena d’ironia, strappando risate ed applausi da tutta la sala.
Ora la parola passa al campo.