Roma batte Città di Castello 3-1 (21-25, 30-28, 25-19, 25-23), vince la settima gara su sette giocate e si conferma solitaria in testa alla classifica. Ma i romani hanno dovuto faticare molto per avere la meglio sugli umbri, che dopo aver sconfitto Bologna domenica scorsa, per due set hanno tenuto testa anche ai primi della classe. Roma non è partita bene, ma aver vinto il secondo parziale ai vantaggi ha dato morale agli uomini di Giani e ha, al contrario, smorzato gli entusiasmi di Città di Castello. I romani hanno sbagliato molto, troppo, soprattutto alla battuta, fondamentale per il quale Giani dovrà lavorare in settimana.
Il primo set è equilibrato fino alle battute finali, quando qualche errore di troppo dei romani spianano la strada a Città di Castello per la conquista del parziale (25-20).
Nel secondo set Roma cresce, ma deve faticare ugualmente per aver la meglio degli umbri, colpa soprattutto dei tanti sbagli alla battuta. Soltanto ai vantaggi (30-28) i ragazzi di Giani si aggiudicano il parziale.
Città di Castello cala leggermente nel terzo set e Roma ne approfitta. Il muro e la difesa dei neroverdi fanno la differenza e permettono alla M. Roma di vincere il parziale piuttosto agevolmente (25-19).
Nel quarto set il divario continua ad essere notevole. Roma si porta avanti di cinque punti e solo nel finale, per colpa di un calo di concentrazione, Città di Castello si riavvicina. Un muro di Postiglioni (25-23) dà la vittoria ai romani e tre punti in classifica che permettono alla M. Roma di rimanere da sola in testa alla classifica.
Il prossimo appuntamento della M. Roma sarà domenica prossima a Bologna (ore 20.30) e la tifoseria neroverde sta organizzando un pullman per seguire la squadra. Per informazioni si può scrivere una mail all’indirizzo fabiana_angelini@hotmail.it Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. .
Giani non è minimamente soddisfatto della prestazione fornita questa sera dai suoi uomini: “Nonostante i tre punti sono furioso. Abbiamo commesso 42 errori e questo non va bene. Alla fine del match ho chiamato subito la squadra nello spogliatoio, perché volevo sfogare la mia frustrazione. Mi aspettavo un passo avanti da parte dei miei ragazzi e invece siamo regrediti. Ci dobbiamo mettere seriamente a lavorare, perché fino ad ora non abbiamo vinto ancora niente”.