Mauro Gavotto si appresta a vivere la sua sesta stagione all’Acqua Paradiso Gabeca e lo fa sfogliando la rosa di una squadra che proprio in questi giorni ha trovato una sua più precisa fisionomia. Facile allora cominciare questo esame dalla Nazionale anche perché è proprio da qui che arriva uno degli ultimi innesti per Montichiari.

“Dragan Travica è una certezza
– esordisce l’opposto cuneese – è un giovane ma con un gran carattere e questo è davvero importante. E poi con lui ho un buon feeling proprio in azzurro, il che non guasta affatto”.
Adesso ad attendere Gavotto c’è un mese intero di preparazione in vista degli Europei con il raduno che inizia lunedì ed è ovvio che un pensiero alla Turchia sia scontato. “E’ sempre meglio non esagerare con i proclami, il mio obiettivo è quello di prepararmi per l’evento poi sarà ovviamente Anastasi ad avere l’ultima parola. Durante quest’estate sono partito molto bene ed ho giocato delle buone partite poi purtroppo anche la fortuna non ha girato nel verso giusto. D’altra parte il cambio Travica – Lasko ha funzionato bene dando i suoi frutti ed il resto è stata solo una conseguenza. Di positivo c’è di sicuro l’aver visto un Dragan in quella condizione”.

Un palleggiatore giovane che ha dato prova di grande maturità e che in squadra troverà una linea verde importante. “La rosa è molto cambiata ed è ringiovanita. Non ho molte informazioni sui finlandesi ma sono giocatori che Berruto al contrario conosce benissimo. Exiga è il libero della Nazionale francese ed è agguerrito e mi piace così come Semenzato con cui ho già giocato assieme. E poi c’è Buti. Un giocatore che consideravo interessante già in quell’unica stagione in cui siamo stati spalla spalla. C’è il recupero dall’infortunio alla caviglia, d’accordo ma completato quello è un ragazzo con grandi potenzialità”.

Restano i confermati. “Chi è rimasto non è in discussione le loro qualità già si conoscono”. Dunque una squadra con un gran mix di scommesse e certezze. “Anche in questo caso sono convinto sia necessario non esagerare con i proclami. E’ giusto identificare nella salvezza il nostro obiettivo ma poi si dovrà aggredire ogni giornata perché è giusto provare a fare sempre meglio. In queste settimane sembra quasi che la partenza di molti brasiliani abbia reso molto più facile il nostro campionato. Non è così, quindi l’importante è mantenere i piedi ben saldi a terra e concentrarsi nell’unico obiettivo logico: la salvezza, e spero di raggiungerla a Montichiari”.

Si sente in debito con i tifosi? “Non è questo. Il fatto è che l’atmosfera che si era creata al Pala George era unica e dubito fortemente di poter ricreare tutto ciò a Monza o in qualsiasi altro posto. Migliaia di tifosi così affezionati e coinvolti sono incredibili e quel record che hanno registrato a Montichiari ne è la prova. Insomma se si cambiasse sede mi dispiacerebbe moltissimo. Il mio dovere resta comunque quello di giocare dato che sono un professionista e di fare sempre e comunque il massimo. E poi devo essere onesto e ammettere che all’Acqua Paradiso Gabeca mi trovo bene. E’ la Società ideale in cui giocare a pallavolo e lo dimostra il fatto che in 5 anni non ho mai avuto il ben che minimo problema”.

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