Giovane ma con un cognome che sa di storia della pallavolo. E’ Matteo Bertoli il nuovo colpo di mercato del presidente Vullo. Il talentuoso figlio del grande Franco “mano di pietra” arriva alla Quasar dopo una stagione ad Isernia e, soprattutto, dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili all’Anderlini Modena. Un giovane tra i più interessanti della sua generazione. Basta averlo visto giocare con la sua Anderlini, in gruppo con altri prospetti come Bartoli e Krumins, per rendersi conto della stoffa del giovane Bertoli. Un giocatore che a Massa cerca spazio ma, soprattutto, l’ambiente e l’allenatore giusto per crescere. Perchè Matteo, dote da non sottovalutare, è un ragazzo con la testa sulle spalle e di grande realismo e concretezza, come emerge bene anche dalle sue prime parole da giocatore Quasar.
Sei giovane ma con esperienze importanti alle spalle. Insomma, arrivi a Massa ben preparato?
“Ho trascorso un anno molto importante ad Isernia. Mi è stato utile perché era la mia prima esperienza lontano da casa a provare la pallavolo come lavoro e non solo come divertimento. E’ stata un’esperienza che mi ha fatto crescere”.
Al tuo arrivo ad Isernia avevi dichiarato che ancora non sapevi se la pallavolo sarebbe stato il tuo futuro, se veramente potevi fare il professionista. Ora lo hai capito?
“Sono partito da un sogno. Ci ho provato e ci sto provando ancora. Per ora mi concentro sulla pallavolo ma ciò non toglie che, nel momento in cui dovessi capire che questo non può essere il mio futuro, allora cambio e, magari, mi metto a studiare”.
Tornando alle tue esperienze, l’Anderlini è stata davvero una grande scuola.
“E’ stata molto importante anche l’esperienza di un anno in panchina con la serie A1. Con Giani mi sono trovato benissimo. L’Anderlini, certo, è una scuola di pallavolo fantastica. Hanno molti allenatori di valore, moltissimi ragazzi su cui lavorare ed è normale che, alla fine, i risultati non possano che essere positivi”.
Veniamo a Massa. Come è iniziato il rapporto con il presidente Vullo?
“Avevo parlato con il presidente e mi piaceva la squadra ed il progetto. Poi, sono venuto a provare due o tre giorni ad inizio estate ed un mese dopo Vullo mi ha chiamato, Luca Cantagalli aveva dato il suo parere favorevole al mio ingaggio, ed abbiamo trovato l’accordo. Non è stato difficile, come ti ho detto, il progetto Quasar mi era piaciuto subito”.
E’ una domanda che ti avranno fatto tutti ma quanto ha pesato nella tua giovane carriera portare un cognome così importante e quanto incide tuo padre sulla tue scelte professionali?
“Da piccolo il cognome era pesante da portare ma adesso assolutamente no. Mio padre, poi, mi lascia assolutamente libero di scegliere la mia strada. L’unica cosa mi raccomanda sempre di crearmi delle alternative alla carriera da giocatore di pallavolo e penso sia un consiglio giustissimo”.
Quando ti vedremo in Versilia?
“Con la squadra il 17 agosto ma penso si arrivare in zona prima visto che mio padre ha la casa a Pietrasanta e, probabilmente, anticiperò il mio arrivo in Toscana”.
Infine, un obbiettivo personale ed un parere sulla squadra che sta nascendo dal mercato.
“Personalmente, spero di giocare il più possibile e soprattutto di migliorare e crescere. Per quanto riguarda la squadra, invece, penso che la società si stia muovendo molto bene allestendo un gruppo molto competitivo. Due centrali forti e reduci da una grande stagione, un libero di grande esperienza e carisma. Insomma, sulla carta, una signora squadra. Solo il campo ci dirà, però, se queste impressioni sono esatte o meno”.
Il curriculum di Matteo Bertoli (nato a Modena il 28/07/1988, schiacciatore di 196 cm):
2004/06 Pall. Anderlini Mo giovanile
2006/07 Gruppo Pall. Modena B2
2007/08 Eurotecnica Cimone Mo B2
(2007-2008 nel gruppo del Cimone Modena A1)
2008/09 Isernia Volley A2