Non riesce alla Katay Geotec Isernia sfatare il tabù PalaParenti, da dove esce sconfitta per 3 set a 0; così gli uomini di Fenoglio tornano da Santa Croce sull’Arno a mani vuote, palesando, ancora una volta, passaggi a vuoto nel corso del match tali da comprometterne il risultato.
La gara dei molisani dura un solo set, il primo, giocato ad armi pari con gli avversari, poi la dubbia decisione arbitrale sul finale di frazione (attacco di Fiore giudicato out da Venturi e Goitre, ma l’impressione di tutti, anche dopo il replay a video, è che il muro santacrocese avesse toccato la palla) di fatto consegna il set ai padroni di casa e infonde quella incertezza che, per tutto il resto del match, si leggerà sui volti dei biancoazzurri e ne limiterà il gioco.

La Codyeco parte subito forte a muro, ma poi questo fondamentale sarà a totale appannaggio degli isernini (13 muri punto a 6 recita il tabellino finale). Isernia, in campo con Fiore per Janusek, risponde alla fotografie dei locali con ficcanti attacchi dell’opposto Oro (foto Fabrizio Zani), che appare subito ispirato e, infatti, risulterà top scorer con 17 punti. La Katay Geotec al rientro dalla prima sosta tecnica, dove è giunta in vantaggio, aumenta il bottino grazie ai due errori consecutivi in attacco del neo papà Mattioli e del brasiliano De Paula (8-11). Evandro prova a chiamare in partita Gemmi e Fiore e i due rispondono presente, ma l’errore dalla linea dei nove metri di Piovarci manda a servire il giovane regista Falaschi che fa le prime prove per far tremare la ricezione ospite. Santa Croce ribalta la situazione (16-15), ma Fiore in attacco e poi a muro su Noda Blanco, ristabilisce i precedenti equilibri. Il set è piacevole e carico di colpi di scena: De Paula e Mattioli pareggiano nuovamente, ma Oro e Piovarci, complice un’insidiosa battuta flottante di Salgado, riportano Isernia sul più due. Blengini chiama time out e al rientro è capitan Baldaccini ad accorciare. Fenoglio imita il collega ed interrompe il gioco. Lo slovacco Piovarci mette tutta la sua stazza davanti a De Paula che non passa (19-21): sembra fatta! Invece, Mattioli porta i suoi a lottare punto a punto, dall’altra parte della rete, gli risponde Oro per il 23 pari. Lo spagnolo Noda Blanco, non brillante fino a quel momento, piazza il suo secondo attacco consecutivo, Evandro affida a Fiore la palla dei vantaggi, ma la sua diagonale viene giudicata out. 1-0 per i padroni di casa.

Isernia è smarrita e la Codyeco fa subito la voce grossa. Fenoglio prova a cambiare inserendo Janusek per Fiore (6-3), ma gli ospiti non ci sono in ricezione e Falaschi semina il terrore: due servizi vincenti che fanno 9-5. Evandro si affida al connazionale Oro, l’unico in grado di tener testa agli avversari e l’unico in grado di passare nonostante la continua marcatura a tre a muro. Sul 16-11, Fenoglio fa esordire il giovane Saglimbene, che va a sostituire Gemmi. Jo Salgado, anche per lui un’ottima prova (7 punti su 8 attacchi più 4 muri), fornisce un notevole contributo in questa fase del set: un muro, al quale segue un imperioso primo tempo, un rigore a porta vuota dopo il mezzo ace di Janusek e ancora un attacco dimezzano lo svantaggio. Gemmi, rientrato nel frattempo, mette le sue mani a muro e fa -2. La Katay Geotec torna a competere, ma Mattioli prima in attacco e poi al servizio è implacabile e ristabilisce le distanze 24-19. Fenoglio chiama il time out che serve ad annullare due palle set per i padroni di casa, che si portano, però, sul 2-0 grazie all’errore in battuta di Gemmi.

Il terzo parziale parte in equilibrio, ma l’ennesimo ace di Falaschi (ben quattro le battute vincenti del giovane regista, fa meglio di lui solo Mattioli a segno cinque volte) porta il trainer pentro a richiamare in panchina capitan Gemmi per dare nuovamente spazio a Fiore. E’ il 6-4, ma Isernia si riassesta e passa in vantaggio 9-10 facendo leva sui suoi uomini di esperienza, Oro e Salgado, ma l’invasione a rete chiamata a Piovarci consegna la palla a Mattioli che piazza un break di sette lunghezze. In teoria, una siffatta situazione avrebbe dovuto tagliare le gambe ai già “confusi” biancoazzurri, invece, gli uomini di Fenoglio alleggeriti dall’inevitabile “non abbiamo più nulla da perdere” giocano meglio e si rifanno sotto (20-17) portandosi successivamente sul -2 (22-20 e 24-22 entrambi segnati da Oro), ma Noda Blanco blocca la rimonta consegnando tre punti a Santa Croce e lasciando l’Isernia in solitaria sul fondo della classifica.
Tuttavia, a questo punto e più che mai, se si vuole risalire la china, la graduatoria non si guarda. Si lavora, lavora, lavora pensando, ancora di più, a gestire una gara per volta.

Anna Palermo
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