Domenica giocherà contro la squadra che, dopo la parentesi Latina, lo ha mandato a fare un altro anno di esperienza per riprenderselo il prossimo anno e farlo giocare in una squadra stellare. Al Palafiom arriverà la M. Roma Volley ma Leandro Vissotto, opposto della Prisma Taranto, dichiara di pensare soprattutto alla maglia rossoblu: “Per me questa è una partita come tutte le altre, abbiamo bisogno di fare punti per raggiungere il nostro obiettivo. Penso soltanto a Taranto, non ho bisogno di dimostrare il mio valore, Roma conosce le mie potenzialità”.
Di fronte avrà due autentici campioni come Ivan Miljkovic ed Osvaldo Hernandez che in questo momento il tecnico di Roma, Serniotti, sta alternando. Vissotto guarda con ammirazione a questi due grandi fuoriclasse: “Per me sono due modelli di ispirazione, assieme a Fei. Cerco di apprendere qualcosa guardandoli dal vivo o in televisione. Sono giocatori di grande esperienza abituati ormai da anni a giocare ad altissimi livelli. Di Miljkovic mi colpì, quando io avevo 17 anni, quando nel 2000 a soli 21 anni vinse con la Jugoslavia le Olimpiadi mostrando già grande personalità e classe”.
Leandro, intanto, è il secondo bomber del campionato (332 punti realizzati), il primo per attacchi vincenti/set ed ha conquistato anche il pubblico del Palafiom che inizialmente, avendo il fresco ricordo di un giocatore già fatto come Anderson, qualche volta lo ha criticato.
“ I complimenti mi fanno piacere, sento di poter dare ancora molto, sto bene, sono in forma, per me questa è stata una stagione di ulteriore crescita sia dal punto di vista tecnico che umano. Devo ringraziare coach Lattari con il quale mi sono trovato molto bene, non perché sia brasiliano come me ma perché è un allenatore bravo e di grande esperienza. Lui è venuto a Taranto in un momento difficile ed ha cambiato molte cose nella gestione del gruppo.”
Nella testa del giovane opposto di Belo Horizonte ci sono due obiettivi a breve e medio termine: la salvezza con Taranto e la conquista di un posto nella stellare nazionale brasiliana:”Sono sicuro che ci salviamo, i tifosi stiano tranquilli e ci vengano ad incitare, abbiamo bisogno di loro. Mancano sette partite e possiamo fare i punti che ci servono ma dobbiamo giocare di squadra, non ci servono gli exploit dei singoli. Ho dei compagni che hanno grande esperienza, che hanno già vissuto situazioni simili e dobbiamo affidarci a loro che in questo momento possono dare molti consigli e garantire grande tranquillità. La nazionale? Mentirei se dicessi che non sogno un giorno di essere titolare della mia nazionale. Credo sia il desiderio di qualsiasi atleta professionista. Sto lavorando molto anche per questo, faccio del mio meglio, poi è il selezionatore che decide”.
Infine Leo, cos’ come lo chiamano compagni e tifosi, mostra una sorprendente maturità, nonostante la giovane età, nell’affrontare l’argomento arbitri: “Penso che tutti possano commettere errori. Come posso sbagliare io una palla anche gli arbitri possono sbagliare una decisione. Allo stesso modo come capita a me, che quando commetto degli errori faccio arrabbiare allenatore e compagni si arrabbiano, è normale che quando a sbagliare sono gli arbitri la squadra che si sente penalizzata protesti. Dico però che in questo momento è più facile farsi prendere dal nervosismo mentre invece dobbiamo cercare di metterci alle spalle queste cose, non dobbiamo stare troppo attaccati agli errori ed evitare he essi pregiudichino la nostra prestazione. Occorre giocare la palla successiva mantenendo la concentrazione altra”.

Ufficio Stampa Prisma Taranto Volley – foto Ninni Cannella