Michele Baranowicz è stato il primo colpo di mercato della Reima che ancora una volta ha voluto puntare su un giovane di talento per il ruolo di palleggiatore.

“Ho parlato con il direttore sportivo Rota e mi è piaciuto il progetto così ho deciso di accordarmi per due anni. La società è stata chiara con me e poi ho sentito Jacopo Botto, mio ex compagno a Cuneo, che mi ha garantito sull’ambiente che c’è a Crema e sulla qualità del lavoro” queste le prime parole di Michele.

A Crema negli ultimi anni sono cresciuti giovani palleggiatori che adesso giocano in A1 (Travica e Saitta).
“Infatti, diciamo che anche questo è stato uno dei motivi che mi hanno spinto a venire a Crema. Se riuscirò a seguire le loro orme sarà già un successo per me”.

In questa stagione hai raggiunto la finale nella junior league, come consideri questa esperienza?
“E’ stata una stagione in cui sia io che i miei compagni abbiamo cercato di crescere e poi è arrivato un risultato superiore alle attese come la finale contro Treviso. Sono soddisfatto di quanto fatto”.

I tuoi impegni però non sono finiti perchè avrai una intensa estate.
“Sì, lavorerò molto questa estate per cercare di arrivare al massimo agli Europei di Brno che saranno a fine agosto”.

Come giocatore ti ispiri qualcuno in particolare, hai avuto un idolo d’infanzia?
“Adesso come adesso nel mio ruolo penso che il migliore sia senza dubbio Ricardo. Per il resto poi mi sono ispirato molto a mio padre che è stato anche lui un pallavolista”.

Hai un soprannome?
“Mi chiamano tutti Bara, anche in famiglia, perché così non devono pronunciare tutto il mio cognome”.
Beh allora ci vediamo presto Bara.
Comunque in uno spogliatoio come quello dei blues, con gente come Caprotti, non tarderanno ad arrivare altri nomignoli….

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