La Nef Castelfidardo – Sp Catania 3-1

LA NEF CASTELFIDARDO: Pavan 10 , Gilson 8, Paterniani 7, Komel 25, Moretti 25, Giuliani 4, Romiti (l), Pirri, Belcecchi, D’Angelo, Formentini, Biagiola. All. Graziosi Gianluca.
SP CATANIA: Inserra 9, Maccarone 7, Ordina 3, Conte F. 14, Di Marco 8, Garofalo, Buremi, Lopis, Zanette Mugnaini 15, Smerilli (l). All. Conte Hugo
ARBITRI: Silvano Valeriani (Rm) – Sandro Costantini (Vt)
PARZIALI : 23-25 (28’), 25-14 (22’), 26-24 (31’), 25-21 (30’). Tot. 1 h 51’
NOTE – Spettatori 310. Battute vincenti: La Nef 5, Catania 3. Battute sbagliate: La Nef 11, Catiana 14; Muri 9-9.
CASTELFIDARDO – La Nef lascia a Catania l’ultimo posto. La “miniserie” di risultati positivi (due vittorie interne), la prima volta da tre punti, riporta i fidardensi nel mucchio salvezza. Non si poteva steccare uno scontro diretto. Il team di Graziosi non l’ha fatto, pur partendo col solito freno a mano tirato. Il primo set è un copione già visto in tutti i precedenti incontri casalinghi. I locali tardano a sciogliersi, mentre l’attenzione difensiva di Catania è subito alta e i contrattacchi di Zanette costringono Graziosi al time-out già sul 2-5. L’interruzione non basta a far riacquisire lucidità alla ricezione sul turno in battuta di Maccarone che porta la Sp fino al 3-7 e alla sospensione sul 4-8. La Nef aumenta allora a sua volta la pressione nei fondamentali, raggiunge gli avversari a quota 11 con i centrali in migliore evidenza rispetto alle bande e da quel momento inizia un testa a testa che Catania gestisce con più tranquillità grazie al minibreak (19-21) procurato da Zanette e Conte fino a che il figlio di Hugo non chiude un set in cui La Nef sembra avere le lame spuntate. Ma nel 2° set riparte con un atteggiamento più aggressivo (8-4) che crea disagi nella ricezione siciliana ed induce Conte a fare staffetta tra Lopis e Facundo; da una parte aumenta la sicurezza, dall’altra il conto degli errori, con La Nef che spadroneggia (16-8) ed arriva al traguardo con disinvoltura: 1-1 e ricomincia una gara serrata, giocata a denti stretti nel timore di sbagliare. Catania cerca e trova i riferimenti del set d’avvio, con Zanette che riaccende il turbo da posto 4 e regala un più 3 che mette subito i locali nella scomoda condizione di rincorrere. Lo strappo viene ricucito da Pavan (11 pari), girato dai muri di Komel (17-15) e alimentato con Moretti in battuta fino al 22-19. La Sp ha però il merito di rimanere attaccata; due out di Komel fanno salire i brividi (23-23) ma è lo stesso sloveno a riscattarsi nel pericoloso epilogo agli extrapoints concretizzando gli ultimi attacchi. Per la prima volta La Nef si ritrova avanti di 2 sets ad 1 e sa che è il momento di “prendersi” la partita, tanto più che la Sp appare in affanno malgrado l’ottimo Orduna non perda mai il filo logico nella gestione dei suoi attaccanti. La Nef passa sull’8-4, ma per guadagnare la ´pagnotta` deve superare qualche titubanza (12-10) e riprendere con pazienza le redini. Per quanto il vantaggio sia saldo (16-11, 19-13), il successo si fa attendere con Zanette e Inserra mai rassegnati ed una serie di azioni interminabili in cui le difese si superano. Chiude Komel a coronamento di una buona prova personale e di squadra.